Sua madre era Fatima figlia del secondo Imam (a.s.).
Si racconta che un giorno d´estate, mentre l´imam Muhammad al-Baqir (a.s.) stava uscendo dal suo giardino stanco e sudato, un musulmano gli disse: "Alla tua età ti dedichi agli affari terreni, che cosa diresti ad Allah se morissi ora?".
Il santo Imam (a.s.) rispose: "Beh, se morissi ora, me ne andrei obbedendo ad Allah, perché sto guadagnando da vivere per me stesso e per quelli che devo mantenere e non dipendo da altri...".
Con ciò l´Imam (a.s.) intendeva dire che non si pratica la religione passando tutto il proprio tempo pregando in moschea per poi dover chiedere l´elemosina o aiuto economico ad altri per il proprio sostentamento. La vera adorazione consiste nel recitare le preghiere obbligatorie (salah), osservare il digiuno (sawm) e poi lavorare per guadagnarsi da vivere e pagare le tasse (zakah e khums) su quanto si è guadagnato in eccesso, in modo da poter aiutare coloro che per motivi di salute o di età non sono in grado di lavorare.
L´imam Muhammad al-Baqir (a.s.) morì avvelenato il 7 di Zulhijjah 114 dell´Egira. È sepolto accanto a suo padre nel cimitero di Medina.
Nessun commento:
Posta un commento