Il nostro secondo Imam (a.s.) era il figlio maggiore dell' imam Alì (a.s.) e di Bibi Fatimah (a.s.). Quando il santo Profeta (saw) ricevette la bella notizia della nascita di suo nipote, si recò immediatamente a casa di sua figlia, prese in braccio il neonato e gli recitò l'adhaan nell'orecchio destro e l'iqamah in quello sinistro, poi, obbedendo all'ordine di Allah, gli mise nome Hasan. L'imam Hasan (a.s.) trascorse i primi sette anni della sua vita sotto la cura e la guida di suo nonno e questa precoce educazione permise al secondo Imam (a.s.) di distinguersi nella conoscenza, pietà, tolleranza, intelligenza e coraggio.
L'imam Hasan (a.s.) e suo fratello l'imam Husayn (a.s.), erano molto cari al santo Profeta (saw); a volte li portava sulle sue spalle e una volta disse alla gente: "Hasan e Husayn sono le guide dei giovani del Paradiso".
Una volta Bibi Fatimah (a.s.) accompagnò i due bambini da suo padre e disse: "O Apostolo di Allah, questi sono i tuoi due nipoti. Lascia loro qualcosa in eredità". Il santo Profeta (saw) replicò: "Hasan avrà la mia forma e la mia nobiltà e Husayn la mia generosità e il mio coraggio". Da bambino, il secondo Imam (a.s.), ascoltava attentamente i versi del Sacro Corano allorché questi venivano rivelati. Con grande sorpresa del santo Profeta (a.s.), a volte sua figlia Fatimah (a.s.) recitava in modo preciso il testo dei versetti appena rivelati, senza che il Profeta (a.s.) avesse avuto il tempo di insegnarglieli personalmente. Un giorno le chiese come faceva ad averli già appresi e lei rispose che i versetti le erano stati insegnati da suo figlio Hasan (a.s.), che li aveva sentiti recitare da suo nonno in moschea, davanti alla gente.
L'imam Hasan (a.s.) era alquanto ricco e avrebbe potuto condurre una vita lussuosa, se lo avesse voluto, preferiva, invece, spendere la sua ricchezza per aiutare i poveri e i bisognosi. Per due volte nel corso della sua vita donò tutto il suo patrimonio in carità e iniziò tutto daccapo.
Un giorno, uno straniero si recò a Kufa e chiese delle indicazioni ad un uomo che stava lavorando in un giardino. L'uomo gli indicò la strada e poi lo invitò a dividere con lui il suo pasto. Lo straniero, toccato da questa offerta, accettò. Gli fu dato del pane insipido e scoprì che era talmente duro, da risultare impossibile spezzarlo con il ginocchio e tanto meno con i denti. Provò ad inzupparlo nell'acqua per ammorbidirlo, ma anche quello non servì. L’uomo comprese il disagio del forestiero e gli indicò un posto dove offrivano cibo gratuito a tutti.
Quel luogo di ristoro apparteneva all'imam Hasan (a.s.), che personalmente diede il benvenuto allo straniero e gli servì un pasto caldo. Trascorso un po' di tempo, l'imam Hasan (a.s.) vide che il forestiero mangiava un boccone e ne metteva da parte un altro nella borsa che aveva al suo fianco. L'Imam (a.s.) gli disse di mangiare tranquillamente e che se gli serviva del cibo per la sua famiglia, glielo avrebbe dato prima che ripartisse. Il forestiero rispose che non aveva famiglia, ma che metteva da parte un po' di cibo per quell’agricoltore gentile che aveva incontrato lì vicino e che si cibava solo di pane duro. Nel sentire queste parole l'imam Hasan (a.s.) sorrise e gli spiegò: "Quello è mio padre Alì, il Principe dei Musulmani, vive di cibo semplice cosicché nessun bisognoso possa sentirsi a disagio in sua presenza".
Dopo il martirio dell'imam Alì (a.s.), l'imam Hasan (a.s.) divenne il Custode dell'Ahl-ul-Bayt e degli Sciiti.
L'imam Hasan (a.s.) e suo fratello l'imam Husayn (a.s.), erano molto cari al santo Profeta (saw); a volte li portava sulle sue spalle e una volta disse alla gente: "Hasan e Husayn sono le guide dei giovani del Paradiso".
Una volta Bibi Fatimah (a.s.) accompagnò i due bambini da suo padre e disse: "O Apostolo di Allah, questi sono i tuoi due nipoti. Lascia loro qualcosa in eredità". Il santo Profeta (saw) replicò: "Hasan avrà la mia forma e la mia nobiltà e Husayn la mia generosità e il mio coraggio". Da bambino, il secondo Imam (a.s.), ascoltava attentamente i versi del Sacro Corano allorché questi venivano rivelati. Con grande sorpresa del santo Profeta (a.s.), a volte sua figlia Fatimah (a.s.) recitava in modo preciso il testo dei versetti appena rivelati, senza che il Profeta (a.s.) avesse avuto il tempo di insegnarglieli personalmente. Un giorno le chiese come faceva ad averli già appresi e lei rispose che i versetti le erano stati insegnati da suo figlio Hasan (a.s.), che li aveva sentiti recitare da suo nonno in moschea, davanti alla gente.
L'imam Hasan (a.s.) era alquanto ricco e avrebbe potuto condurre una vita lussuosa, se lo avesse voluto, preferiva, invece, spendere la sua ricchezza per aiutare i poveri e i bisognosi. Per due volte nel corso della sua vita donò tutto il suo patrimonio in carità e iniziò tutto daccapo.
Un giorno, uno straniero si recò a Kufa e chiese delle indicazioni ad un uomo che stava lavorando in un giardino. L'uomo gli indicò la strada e poi lo invitò a dividere con lui il suo pasto. Lo straniero, toccato da questa offerta, accettò. Gli fu dato del pane insipido e scoprì che era talmente duro, da risultare impossibile spezzarlo con il ginocchio e tanto meno con i denti. Provò ad inzupparlo nell'acqua per ammorbidirlo, ma anche quello non servì. L’uomo comprese il disagio del forestiero e gli indicò un posto dove offrivano cibo gratuito a tutti.
Quel luogo di ristoro apparteneva all'imam Hasan (a.s.), che personalmente diede il benvenuto allo straniero e gli servì un pasto caldo. Trascorso un po' di tempo, l'imam Hasan (a.s.) vide che il forestiero mangiava un boccone e ne metteva da parte un altro nella borsa che aveva al suo fianco. L'Imam (a.s.) gli disse di mangiare tranquillamente e che se gli serviva del cibo per la sua famiglia, glielo avrebbe dato prima che ripartisse. Il forestiero rispose che non aveva famiglia, ma che metteva da parte un po' di cibo per quell’agricoltore gentile che aveva incontrato lì vicino e che si cibava solo di pane duro. Nel sentire queste parole l'imam Hasan (a.s.) sorrise e gli spiegò: "Quello è mio padre Alì, il Principe dei Musulmani, vive di cibo semplice cosicché nessun bisognoso possa sentirsi a disagio in sua presenza".
Dopo il martirio dell'imam Alì (a.s.), l'imam Hasan (a.s.) divenne il Custode dell'Ahl-ul-Bayt e degli Sciiti.
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