Un giorno si recò alla Mecca per compiere l'hajj (pellegrinaggio) e nel viaggio di ritorno si fermò a Medina per andare a trovare l'imam Sadiq (a.s.). All'Imam disse: "Io ero cristiano e solo di recente ho abbracciato l'Islam". L'Imam gli chiese per quale motivo fosse diventato musulmano, Zaccaria rispose: "Ho riflettuto molto sulle parole del Corano e mi domandavo come un uomo che non sapeva né leggere né scrivere avesse potuto produrre un libro così bello e profondo. Poi ho capito che il Corano è un libro rivelato da Dio e che Muhammad (saw) è un Profeta di Allah, perciò dopo aver approfondito le mie ricerche e aver studiato, ho accettato l'Islam". L'lmam Sadiq (a.s.) pregò per lui: "O Dio, inonda il suo cuore di luce".
Zaccaria poi chiese all'Imam: "O figlio del Profeta, mio padre e mia madre e tutta la mia famiglia e i miei parenti sono cristiani, come dovrei comportarmi con loro? Mia madre è molto anziana e cieca e ha bisogno di assistenza, che cosa dovrei fare? Dovrei forse rompere la mia parentela con lei?".
L'Imam rispose: "L'Islam è una religione gentile e compassionevole. Ha molte leggi che regolano il comportamento da tenere nei confronti dei parenti e soprattutto dei genitori. Giovane uomo, assisti tua madre e aiutala più che puoi. Dio non voglia che tu le manchi di rispetto o alzi la voce con lei quando ti chiama".
Zaccaria ascoltò con attenzione le parole dell'Imam, si accomiatò e ritornò a Kufa. Andò subito a casa per stare accanto a sua madre e più che mai l'aiutava ed era gentile con lei, sempre pronto a rincuorarla. La imboccava personalmente, le dava da bere, lavava i suoi vestiti, curava la sua igiene e teneva in ordine la casa.
La prendeva per mano quando lei voleva recarsi da qualche parte e quando era libero da impegni si sedeva accanto a lei per parlarle e rallegrarla. La madre era sorpresa del comportamento del figlio e gli disse: "Quando seguivi la nostra religione non ti comportavi così, non eri così premuroso nei miei confronti. Perché sei diventato così gentile con me?".
La prendeva per mano quando lei voleva recarsi da qualche parte e quando era libero da impegni si sedeva accanto a lei per parlarle e rallegrarla. La madre era sorpresa del comportamento del figlio e gli disse: "Quando seguivi la nostra religione non ti comportavi così, non eri così premuroso nei miei confronti. Perché sei diventato così gentile con me?".Le rispose: "Madre, il nostro Imam che abita a Medina mi ha raccomandato di aiutare i miei genitori il più possibile".
"Dev'essere un profeta, - disse la madre, - poiché solo i profeti insegnano a trattare bene i genitori".
Zaccaria replicò: "No, madre, non è un profeta, è un Imam e l'erede del Profeta. Il nostro Profeta è stato l'ultimo, non ci saranno altri profeti dopo di lui".
Zaccaria vide che sul viso di sua madre scendevano delle lacrime. "Figliolo caro, la tua religione è la migliore. Hai accettato degli ottimi insegnamenti seguendo una religione che pensa ad una vecchia madre cieca. Spiegami un po' il credo e le pratiche di questa santa religione".Zaccaria si sedette accanto alla madre e le parlò di Allah, dell'Aldilà e del Profeta dell'Islam (saw). Non appena sua madre ebbe compreso l'Islam, si convertì, imparò a fare il wudhu e ad eseguire la salah. Quel giorno recitò la preghiera di mezzogiorno, del pomeriggio, del tramonto e della sera. Purtroppo durante la notte le sue condizioni peggiorarono e s'indebolì.Chiamò suo figlio e gli chiese di ripeterle il credo dell'Islam. Il figlio prese le mani di sua madre e con gli occhi pieni di lacrime le disse: "Dì: rendo testimonianza che Dio è Uno e Unico, Creatore del mondo e di tutti coloro che vi dimorano, rendo testimonianza che Muhammad è il Servo di Allah ed il suo Messaggero; credo nell'Aldilà e nella vita dopo la morte, e so che Dio dona una bellissima ricompensa a chi fa del bene e punisce chi fa del male".
La madre ripeté le parole del figlio, sorrise e lasciò questo mondo. Lui la seppellì con il rito funebre islamico e pregò Allah affinché la perdonasse.
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