Un giorno acquistò un pezzo di terreno sterile nei dintorni di Medina, il suo scopo era quello di coltivarlo e perciò scavò un pozzo confidando nella Grazia di Allah. Passarono molti giorni, ma dal pozzo non usciva acqua, allora un giorno l'imam Alì (a) prese un piccone, scese nel pozzo e cominciò a rompere il terreno con gran vigore. Dopo vari tentativi iniziò a sgorgare dell'acqua limpida e fresca e quel pezzo di deserto arido avrebbe finalmente potuto trasformarsi in un frutteto.
Ben presto la gente accorse al pozzo per vedere ciò che era successo, ognuno faceva i propri commenti: uno disse che l'imam Alì (a) era un uomo laborioso, un altro disse che Allah era stato buono e generoso nei suoi confronti poiché anche l'Imam lo era con le altre persone. Alcuni dissero che Alì (a) e i suoi discendenti sarebbero stati ricchi per sempre. Alcuni si congratularono con lui, altri, invece, erano invidiosi.
A questo punto l'Imam si fece portare carta e penna. Quando gliele portarono si sedette e scrisse:
A questo punto l'Imam si fece portare carta e penna. Quando gliele portarono si sedette e scrisse:
Dono in beneficenza questo pozzo e la terra che lo circonda, e ciò che essa produrrà dovrà essere speso nei seguenti modi: per aiutare i poveri e i bisognosi, per aiutare i viandanti lontani da casa, per fornire agli orfani i mezzi per sposarsi, per acquistare medicine ai poveri, per fare del bene a tutta la società.Dono questo pozzo in beneficenza per ottenere il compiacimento di Allah, per essere ricompensato nell'Aldilà e per essere salvato dal fuoco dell'Inferno.
Firmato Alì ibn Abi Talib
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