domenica 29 novembre 2009

A volte vale la pena soffrire un po'!

Alcuni hadith riguardo al mestruo

"Ogni giorno del mestruo vale come un anno di adorazioni in cui abbia digiunato di giorno e pregato la notte".
"Se una donna muore quando è mestruata, muore martire".
" Se una persona fa il ghusl dopo il mestruo o dopo un rapporto sessuale, Allah le dona una fonte in Paradiso per ogni goccia d'acqua e per ogni capello e pelo del suo corpo, un palazzo in Paradiso, 70 volte più grande del Mondo, che nessun occhio ha mai visto e nessun orecchio mai sentito, e nessuno si è mai immaginato".
"Quando fa il ghusl vengono coperti i suoi peccati e non viene scritto nessun peccato fino al prossimo mestruo".
" Se una donna mestruata chiede perdono a Dio 70 volte nell'orario della preghiera le viene data la ricompensa di 1000 rak'at, e per ogni vena del suo corpo il merito di 70 hajj e umrah".
(Fonte: Mustadrakulwasail vol.2 pag.30-41)

venerdì 27 novembre 2009

Guida per la donna musulmana (n.1), Articolo riguardo alla famiglia

I doveri di una moglie musulmana -Prima parte
Il peso di mantenere unita la famiglia grava per lo più sulle spalle della donna, ella deve cercare di rispettare a questo riguardo solo ciò che dice l’Islam ed evitare di ascoltare gli altri, che spesso danno “consigli” fuorvianti.
I due principali doveri obbligatori della moglie sono di non uscire senza il permesso del marito ed essere a sua disposizione per soddisfare i suoi bisogni sessuali (per i casi specifici fare riferimento al proprio marjà’). È perciò meritorio per la donna rendersi attraente per il proprio marito. A questo proposito il Profeta (s) disse: “E’ necessario che la donna faccia uso dei migliori profumi, vesta con i suoi abiti più belli, si trucchi nel miglior modo e si mostri a suo marito, notte e giorno, come un elegante pavone”.[1]
Riguardo al divieto di uscire di casa senza il permesso del marito, l’imam Sadiq (a) raccontò che un uomo era andato in viaggio e aveva raccomandato a sua moglie di non uscire di casa. Accadde che il padre di questa donna morì, quindi ella mandò un messaggio al Profeta (s) chiedendo che cosa fare, egli rispose di ubbidire al marito, quindi ella chiese se non poteva nemmeno partecipare alla cerimonia di lutto e il Profeta (s) disse di no. In seguito il Profeta (s) mandò un messaggio a questa donna dicendo che Dio aveva perdonato i suoi peccati e quelli di suo padre poiché ella aveva rispettato l’ordine di suo marito.
Inoltre la donna non può spendere i soldi del marito senza il suo permesso, riguardo a ciò il Profeta disse: “La donna migliore è colei che usa profumi (per il marito), cucina buoni cibi e spende il denaro per la casa in modo equilibrato”.
[1] Wasa’il, vol. 20 pag. 158 bab 79

In occasione di Id al-Adhha

L'imam Sadiq (a) disse: "Ogni volta che uno di voi compie l'hajj, deve portarlo a termine visitandoci [nel nostro caso incontrando l'imam Mahdi], ché questo incontro significa che l'hajj è stato portato a termine in modo completo". Bihar, vol.51 pag.350

mercoledì 25 novembre 2009

In occasione del martirio dell'imam Baqir (a)

Il Profeta (s) disse: "Chiunque desideri incontrare Allah con gli occhi illuminati deve accettare la wilayah dell'imam Muhammad ibn Alì al-Baqir (a)". Bihar, vol.27 pag.107

Potete spiegarmi perché...

...le bambine raggiungono la maturità islamica prima dei bambini?

1. Le ragazze raggiungono la maturità sessuale prima dei ragazzi, quindi è normale che anche la loro maturità islamica preceda quella dei maschi. Quando l’istinto sessuale di una persona si sveglia, questa è portata più facilmente a commettere peccato, per prevenire ciò è importante che la giovane conosca per tempo quali siano gli ordini e le proibizioni del Suo Signore, imparando così ad obbedirGli il più presto possibile.
2. L’intelletto delle ragazze si sviluppa prima di quello dei ragazzi (è per questo che le ragazze, prima delle scuole superiori, sono di solito più brillanti dei ragazzi nello studio), esse sono così pronte ad accettare le proprie responsabilità sociali e religiose.

Una delle obiezioni di solito avanzate è: come si può obbligare una bambina di nove anni a digiunare per così tante ore? La risposta è che bisogna tenere presente che innanzitutto i bambini devono essere abituati a compiere i loro doveri religiosi già da prima di raggiungere la maturità islamica. Inoltre, la regola generale del digiuno è che se la persona è talmente debole da non poter digiunare e ciò le è molto difficile (più difficile di quello che è normalmente), il digiuno non è obbligatorio (anche se poi deve recuperarlo).

Aver raggiunto la maturità islamica non deve pesarci, essa vuol dire aver raggiunto l’età per cui le nostre azioni sono degne di essere prese in considerazione ed essere valutate. Avete mai notato come i giovani sono contenti quando compiono diciotto anni? Diventare maggiorenni significa prima di tutto diventare responsabili delle proprie azioni davanti alla legge.

martedì 24 novembre 2009

Marmor dolce

Ingredienti:
250 gr di farina (oppure 200 gr di farina e 50 gr di fecola)
150 gr di burro
200 gr di zucchero
40 gr di cacao
3 uova
la buccia grattugiata di un limone
1 bustina di lievito per dolci
Sbattete a crema il burro, lo zucchero e le tre uova intere che verserete una alla volta con un po' di intervallo. Aggiungete lentamente la farina, la buccia grattugiata, per ultimo incorporate il lievito. Dividete l'impasto in due parti e in una aggiungete il cacao sciolto in poco latte. Mettete, alternando, un cucchiaio dell'impasto bianco e uno dell'impasto con il cacao nella forma che preferite e precedentemente spalmata con burro e spolverata con farina. Cuocete a forno moderato per circa un'ora.
Buon appetito!

lunedì 23 novembre 2009

Il Santo Profeta (saw) riceve l'investitura apostolica

"Hira" è il nome di una bella montagna che si trova vicino alla Mecca, vicino alla sua sommità c'è una grotta. Prima di diventare profeta, Muhammad (saw) talvolta si ritirava nella grotta di Hira per meditare e riflettere. Da lassù contemplava il panorama e pregava il Creatore di questo grande mondo:
"Oh Signore, non hai creato questo grande mondo, il sole bellissimo e le stelle invano. Il Tuo creato ha uno scopo e un fine!".
Era un'alba bellissima e Muhammad (saw) stava pregando nella grotta, all'improvviso l'angelo Jibrail con toni celestiali gli disse:

"Muhammad, ora tu sei il Profeta di Allah. Allah ti ordina di salvare l'umanità dal politeismo, dall'idolatria e dalla miseria e di invitarla alla libertà e all'adorazione del Dio unico e assoluto. Muhammad, ora tu sei il Profeta di Allah, invita la gente all'Islam".
Dopo aver sentito il messaggio di Jibrail, tornò a casa dalla moglie Khadija che nel vedere il viso splendente di Muhammad (saw) fu molto felice. Le riferì il messaggio ricevuto dall'angelo preoccupandosi per le gravi e difficili responsabilità che lo attendevano. La nobile Khadija disse a suo marito:
"Lo sapevo che un giorno saresti diventato un profeta di Allah e aspettavo questo glorioso momento. Il profeta Isa (as) aveva annunciato la tua venuta. Certo, Allah ti ha affidato una grande responsabilità. Io rendo testimonianza che non vi è dio tranne Allah e tu sei il Suo profeta, io divento musulmana e ti darò il mio appoggio ed il mio aiuto in ogni circostanza".

sabato 21 novembre 2009

Guida per la donna musulmana (n.1), Articolo riguardo all'imam Mahdi (aj)

Alcune considerazioni sull’avvento dell’Imam Mahdi (aj) - Lo stato
Il fine di ogni gruppo religioso è quello di formare uno stato basato sulle regole della propria religione e tale è anche lo scopo dell’Islam.
Il Profeta (s) compì molti sforzi per formare uno stato islamico a Medina, ma dopo la sua morte, solo in pochissimi casi i governanti musulmani rispettavano le regole religiose.
In alcune tradizioni è riportata la condizione degli stati prima della formazione dello Stato del Mahdi (aj):
a) Le tirannie:
Ibn °Umar disse: “Nel periodo precedente alla venuta del Mahdi (aj) coloro che avranno beni e prole, a causa della pressione degli oppressori, desidereranno la morte”.[1]
Un punto da notare è che i musulmani non solo subiscono l’oppressione degli stati stranieri, bensì anche dei propri governi.
A tal proposito, il Profeta (s) disse: “Nell’era estrema (prima della venuta del Mahdi-aj) i musulmani saranno oppressi dai loro stessi governanti, tale che la terra con tutta la sua vastità sarà percepita come una prigione”.[2]
In un’altra tradizione egli (s) disse: “Dopo di me regneranno i califfi, e dopo di essi gli emiri, in seguito i principi, poi gli oppressori: sarà allora che il Mahdi (aj) farà la sua comparsa”.[3]
b) I membri dei governi:
Il Messaggero di Dio (s) disse: “Verrà un tempo in cui i governanti saranno tiranni, i loro rappresentanti traditori, i giudici corrotti e i ministri oppressori”.[4]
c) La partecipazione delle donne nei governi:
L’Imam Alì (a) disse: “Verrà un tempo in cui gli uomini corrotti giungeranno al potere e le persone giuste si indeboliranno”. Gli fu chiesto: “Quando succederà ciò?”. Rispose: “Quando le donne e i giovani otterranno l’autorità”.[5]
d) L’instabilità degli stati:
Uno stato è in grado di servire i propri cittadini solo quando è stabile da un punto di vista politico.
L’Imam Sadiq (a) disse: “Come vi comporterete quando rimarrete senza un Imam che vi guidi, senza scienza e sapienza? Questa sarà una prova per voi e allora i buoni si distingueranno dai cattivi. Sarà il tempo in cui un governo salirà al potere la mattina per poi essere rovesciato la sera”.[6]


[1] Ibn Tawus, Malahim, pag. 77
[2] °Aqduddurar, pag. 333
[3] °Aqduddurar, pag. 43
[4] al-Mu°jamulkabir, vol. 22 pag. 375
[5] Shajarì, Amalì, vol. 2 pag. 228
[6] Ibn Tawus, Malahim, pag. 60

martedì 10 novembre 2009

Come comportarsi con i genitori

Zaccaria era un giovane cristiano che abitava nella città di Kufa in Iraq. Sua madre, suo padre e tutti i suoi parenti erano cristiani. Egli si era convertito all'Islam perché era stato attratto dal buon comportamento dei Musulmani, dalla loro pulizia, dall'onestà, dalla preghiera e da altre forme di adorazione. Così, dopo aver studiato alcune parti del Corano e aver riflettuto su di esse, aveva accettato l'Islam.
Un giorno si recò alla Mecca per compiere l'hajj (pellegrinaggio) e nel viaggio di ritorno si fermò a Medina per andare a trovare l'imam Sadiq (a.s.). All'Imam disse: "Io ero cristiano e solo di recente ho abbracciato l'Islam". L'Imam gli chiese per quale motivo fosse diventato musulmano, Zaccaria rispose: "Ho riflettuto molto sulle parole del Corano e mi domandavo come un uomo che non sapeva né leggere né scrivere avesse potuto produrre un libro così bello e profondo. Poi ho capito che il Corano è un libro rivelato da Dio e che Muhammad (saw) è un Profeta di Allah, perciò dopo aver approfondito le mie ricerche e aver studiato, ho accettato l'Islam".
L'lmam Sadiq (a.s.) pregò per lui: "O Dio, inonda il suo cuore di luce".
Zaccaria poi chiese all'Imam: "O figlio del Profeta, mio padre e mia madre e tutta la mia famiglia e i miei parenti sono cristiani, come dovrei comportarmi con loro? Mia madre è molto anziana e cieca e ha bisogno di assistenza, che cosa dovrei fare? Dovrei forse rompere la mia parentela con lei?".
L'Imam rispose: "L'Islam è una religione gentile e compassionevole. Ha molte leggi che regolano il comportamento da tenere nei confronti dei parenti e soprattutto dei genitori. Giovane uomo, assisti tua madre e aiutala più che puoi. Dio non voglia che tu le manchi di rispetto o alzi la voce con lei quando ti chiama".
Zaccaria ascoltò con attenzione le parole dell'Imam, si accomiatò e ritornò a Kufa. Andò subito a casa per stare accanto a sua madre e più che mai l'aiutava ed era gentile con lei, sempre pronto a rincuorarla. La imboccava personalmente, le dava da bere, lavava i suoi vestiti, curava la sua igiene e teneva in ordine la casa. La prendeva per mano quando lei voleva recarsi da qualche parte e quando era libero da impegni si sedeva accanto a lei per parlarle e rallegrarla. La madre era sorpresa del comportamento del figlio e gli disse: "Quando seguivi la nostra religione non ti comportavi così, non eri così premuroso nei miei confronti. Perché sei diventato così gentile con me?".
Le rispose: "Madre, il nostro Imam che abita a Medina mi ha raccomandato di aiutare i miei genitori il più possibile".
"Dev'essere un profeta, - disse la madre, - poiché solo i profeti insegnano a trattare bene i genitori".
Zaccaria replicò: "No, madre, non è un profeta, è un Imam e l'erede del Profeta. Il nostro Profeta è stato l'ultimo, non ci saranno altri profeti dopo di lui".
Zaccaria vide che sul viso di sua madre scendevano delle lacrime. "Figliolo caro, la tua religione è la migliore. Hai accettato degli ottimi insegnamenti seguendo una religione che pensa ad una vecchia madre cieca. Spiegami un po' il credo e le pratiche di questa santa religione".
Zaccaria si sedette accanto alla madre e le parlò di Allah, dell'Aldilà e del Profeta dell'Islam (saw). Non appena sua madre ebbe compreso l'Islam, si convertì, imparò a fare il wudhu e ad eseguire la salah. Quel giorno recitò la preghiera di mezzogiorno, del pomeriggio, del tramonto e della sera. Purtroppo durante la notte le sue condizioni peggiorarono e s'indebolì.Chiamò suo figlio e gli chiese di ripeterle il credo dell'Islam. Il figlio prese le mani di sua madre e con gli occhi pieni di lacrime le disse: "Dì: rendo testimonianza che Dio è Uno e Unico, Creatore del mondo e di tutti coloro che vi dimorano, rendo testimonianza che Muhammad è il Servo di Allah ed il suo Messaggero; credo nell'Aldilà e nella vita dopo la morte, e so che Dio dona una bellissima ricompensa a chi fa del bene e punisce chi fa del male".
La madre ripeté le parole del figlio, sorrise e lasciò questo mondo. Lui la seppellì con il rito funebre islamico e pregò Allah affinché la perdonasse.

sabato 7 novembre 2009

La fratellanza

Nel sacro Corano Allah ha dichiarato che tutti i credenti musulmani sono fratelli, questo perché l'Islam considera il santo Profeta (saw) come il padre di tutti i musulmani, che sono quindi suoi figli e perciò i musulmani sono fratelli.
Non importa dove siamo nati, di che colore è la nostra pelle o che lingua parliamo, l'Islam ci considera tutti uguali e fratelli. Noi tutti abbiamo dei doveri ben precisi verso gli altri musulmani. Il santo Profeta (saw) ci ha lasciato detto di perdonare gli errori di un altro musulmano, di essergli vicino quando ha dei problemi, di essere sincero con lui, di fargli visita quando è ammalato, di accettare il suo invito e di contraccambiarlo.
Il sesto Imam (as) ha detto: "Desidera per il tuo fratello musulmano ciò che desideri per te stesso, proteggilo quando è via e vai a trovarlo quando torna da un viaggio, se tutto gli va bene ringrazia Allah per lui e se invece ha dei problemi precipitati ad aiutarlo, proteggilo dai nemici". Dai primi musulmani della storia ci giungono esempi concreti di come deve essere lo spirito fraterno che ci lega agli altri musulmani. Uno di questi esempi ci viene dalla battaglia di Uhud dove sette coraggiosi combattenti giacevano feriti mortalmente e stremati dalla sete. Ad un certo punto qualcuno s'avvicinò a questo gruppo di feriti per portare un sorso d'acqua che però era sufficiente per dissetare una sola persona. Il primo soldato, a cui venne offerta l'acqua, la rifiutò per poterla dare al soldato che aveva accanto e tutti gli altri soldati fecero la stessa cosa finché il portatore d'acqua arrivò al settimo soldato che lo rimandò al primo, ma questo era già morto e via via tutti gli altri sei soldati.

martedì 3 novembre 2009

Perché non viene risposto alle nostre preghiere?

Un giorno Ibrahim Adham stava attraversando il bazar della città di Bassora quando un gruppo di persone lo circondò e gli chiese: "O Ibrahim! Allah nel miracoloso Corano ha detto: 'Chiamami e ti sarà risposto'; noi lo invochiamo, ma alla nostra preghiera non viene risposto".
Ibrahim disse: "Il fatto è che i vostri cuori sono morti per dieci motivi, così le vostre suppliche non sono sincere poiché i vostri cuori non sono puri e incontaminati".
Essi chiesero: "Quali sono questi dieci motivi?".
Egli rispose:
1. Innanzi tutto, e ciò è più importante di tutto, avete accettato Allah, ma non avete risposto alla Sua chiamata.
2. Avete recitato il miracoloso Corano, ma non l'avete messo in pratica.
3. Professate il vostro amore per il Profeta di Allah, ma vi opponete alle Genti della Casa (a).
4. Affermate di essere nemici di Satana, ma in realtà siete d'accordo con lui.
5. Dite di amare il Paradiso, ma non avete fatto niente per entrarvi.
6. Dicevate di avere paura del fuoco dell'Inferno, ma vi avete gettato i vostri corpi.
7. Siete stati indaffarati a calunniare e criticare le persone ignorando però i vostri sbagli e difetti.
8. Affermavate che non vi piaceva il mondo, ma lo state seguendo avidamente.
9. Ammettete la realtà della morte, ma non vi preparate ad essa.
10. Avete sepolto i morti, ma non ne avete tratto alcun insegnamento o giovamento.

Questi sono i dieci motivi che lasciano le preghiere senza risposta.