sabato 7 novembre 2009

La fratellanza

Nel sacro Corano Allah ha dichiarato che tutti i credenti musulmani sono fratelli, questo perché l'Islam considera il santo Profeta (saw) come il padre di tutti i musulmani, che sono quindi suoi figli e perciò i musulmani sono fratelli.
Non importa dove siamo nati, di che colore è la nostra pelle o che lingua parliamo, l'Islam ci considera tutti uguali e fratelli. Noi tutti abbiamo dei doveri ben precisi verso gli altri musulmani. Il santo Profeta (saw) ci ha lasciato detto di perdonare gli errori di un altro musulmano, di essergli vicino quando ha dei problemi, di essere sincero con lui, di fargli visita quando è ammalato, di accettare il suo invito e di contraccambiarlo.
Il sesto Imam (as) ha detto: "Desidera per il tuo fratello musulmano ciò che desideri per te stesso, proteggilo quando è via e vai a trovarlo quando torna da un viaggio, se tutto gli va bene ringrazia Allah per lui e se invece ha dei problemi precipitati ad aiutarlo, proteggilo dai nemici". Dai primi musulmani della storia ci giungono esempi concreti di come deve essere lo spirito fraterno che ci lega agli altri musulmani. Uno di questi esempi ci viene dalla battaglia di Uhud dove sette coraggiosi combattenti giacevano feriti mortalmente e stremati dalla sete. Ad un certo punto qualcuno s'avvicinò a questo gruppo di feriti per portare un sorso d'acqua che però era sufficiente per dissetare una sola persona. Il primo soldato, a cui venne offerta l'acqua, la rifiutò per poterla dare al soldato che aveva accanto e tutti gli altri soldati fecero la stessa cosa finché il portatore d'acqua arrivò al settimo soldato che lo rimandò al primo, ma questo era già morto e via via tutti gli altri sei soldati.

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