giovedì 10 giugno 2010

sabato 24 aprile 2010

Guida per la donna musulmana (n.3), Storia

La figlia della Guida della comunità islamica è seduta in una stanza, intanto il suo futuro marito e suo padre stanno parlando del mahr.
In passato molti uomini ricchi erano venuti a chiedere la sua mano. Si ricorda ancora di sua madre che aveva speso tutte le sue ricchezze per la diffusione dell’Islam.
Ella sa che il suo futuro marito non possiede molti beni di questo mondo. Sa che il mahr è un modo attraverso cui l’uomo dimostra il suo affetto per la moglie e dev’essere tale che quando la moglie lo richieda, egli abbia la possibilità di donarglielo.
Il futuro marito ha detto al Profeta (s) quali sono i beni che possiede ed egli gli ha ordinato di venderne una parte e con essa comprare ciò di cui ha bisogno per i preparativi del loro matrimonio.
Ora la fanciulla deve dire cosa ne pensa del suo mahr. Ella, rivolgendosi al suo nobile padre, gli dice: “Il mahr delle altre giovani consiste di denaro o beni terreni, io voglio che il mio sia diverso: voglio che il mio mahr sia l’intercessione per i peccatori della ummah islamica nel Giorno del Giudizio!”.
Giovani!
Siate sinceri nel dire quali sono le vostro possibilità economiche, non fate promesse che non potrete mantenere!
Fanciulle!
Cercate la semplicità, ché la felicità è nascosta in essa!
Mamme e papà!
Chiedere un mahr molto alto non ha mai garantito la felicità di nessuno. Un mahr superiore a quelle che sono le possibilità economiche del futuro sposo, è la sua prima bugia a vostra figlia e il primo modo in cui tradisce la vostra fiducia. Non costringetelo a mentire e tradirvi!

giovedì 22 aprile 2010

Guida per la donna musulmana (n.3), Perché?

Perché è l’uomo il tutore degli figli?
Per rispondere a questa domanda è necessario fare alcune considerazioni:
1. Legislazione
a. In ogni tipo di legislazione, vengono prese in considerazione le caratteristiche generali, ove necessario tuttavia, il legislatore valuta pure le eccezioni.
b. Le leggi devono essere prese in considerazione nel loro insieme, all’interno del sistema legislativo e non separatamente. Anche la legge relativa alla custodia dei figli non può essere compresa se non all’interno del sistema legislativo islamico.
c. Riguardo alla legge sulla custodia dei figli, bisogna valutare alcuni punti: i sentimenti del padre, i sentimenti della madre, i sentimenti dei figli, le questioni concernenti il futuro dei figli, la loro educazione, i diritti economici e il loro mantenimento, la vita futura dei genitori, ecc.
2. La custodia dei figli nell’Islam
a. Nell’Islam è obbligatorio per l’uomo mantenere i propri figli, anche se fossero dati in custodia alla madre.
b. Secondo la fatwa della maggior parte dei marja', la custodia dei figli maschi è affidata fino a due anni alla madre e nel caso delle figlie fino a sette anni.
c. Mentre per la donna è un diritto l’affidamento dei figli (se così stabilito), per l’uomo è un dovere. Perciò la madre può rifiutarsi, mentre invece il padre è obbligato ad accettare il loro affidamento.
d. Marito e moglie possono, se vogliono, decidere riguardo all’affidamento dei figli, scegliendo di comune accordo la soluzione che pare migliore per la crescita dei bambini.
e. Nel caso uno dei genitori o entrambi non siano all’altezza della tutela dei figli, un tribunale islamico può decidere di affidarli all’altro genitore o a una terza persona.
3. La filosofia della custodia dei figli
a. Il bambino nei primi anni della sua vita ha un profondo bisogno dell’affetto materno, inoltre una madre responsabile è particolarmente attenta nel rispondere a tutti i bisogni del proprio figlio. Perciò è chiaro che i figli debbano essere affidati alla madre in questo periodo.
b. Poiché l’essere umano ha un’innata tendenza a seguire un modello nella propria vita, è necessario che la figlia passi più tempo con la madre, quindi venga affidata più tardi al padre, e il figlio più tempo con il padre, venendogli affidato il prima possibile, per far sì che ognuno di loro possa seguire il modello di vita più adatto al proprio sesso.
c. Se l’affidamento dei figli per la madre fosse un dovere e durasse un periodo più lungo, ciò renderebbe più difficile per lei rifarsi una vita, infatti per un uomo è più difficile accettare i figli della moglie in casa propria. Invece le donne, essendo più sentimentali, accettano più facilmente di prendersi cura dei figli del marito.

martedì 20 aprile 2010

Guida per la donna musulmana (n.3), Ahkam

Alcune regole riguardanti il momento in cui l’uomo viene a chiedere la mano della donna (secondo le fatwa dell’ayatullah Khamenei, continua dal secondo numero)
6. È permesso guardare il corpo della promessa sposa, con cui non si è ancora mahram, ma si è sicuri che lo diventerà?
No.
7. Com’è considerato uscire con il promesso sposo/sposa, con cui non si è ancora diventati mahram?
Non è permesso.
8. Se un ragazzo e una ragazza sono diventati mahram, però non hanno ancora incominciato la loro vita coniugale vivendo insieme (cioè ognuno vive ancora con i propri genitori), possono avere rapporti sessuali?
Sì, è permesso, però è meglio che si comportino secondo le usanze del loro paese.
9. Se un ragazzo e una ragazza sono diventati mahram, però non hanno ancora incominciato la loro vita coniugale vivendo insieme (cioè ognuno vive ancora con i propri genitori), devono ottenere il permesso del padre della ragazza per avere rapporti sessuali?
Se la ragazza si trova a casa del padre e il ragazzo vuole frequentarla per avere rapporti coniugali, egli deve avere il permesso del padre della ragazza.
10. Durante il periodo in cui il ragazzo e la ragazza sono diventati mahram, però non hanno ancora incominciato la loro vita coniugale vivendo insieme (cioè ognuno vive ancora con i propri genitori), il ragazzo ha il dovere di mantenere sua moglie?
Se hanno rapporti sessuali, il marito deve mantenerla e se la moglie chiede di essere mantenuta in questo periodo, però il marito non lo fa, ella può in seguito pretendere di essere pagata.

In occasione della nascita della nobile Zaynab bint Alì (a)

Il Profeta (s) disse: "Raccomando ai presenti e agli assenti di rispettare questa giovane (Zaynab) per me poiché ella assomiglia a Khadijah". Neyshaburi, Taqwime shi'e, pag.120

sabato 17 aprile 2010

Guida per la donna musulmana (n.3), Dua

Dua per il mal di denti
L’imam Alì (a) disse: “Quando ti fa male un dente, passa la mano sul punto della fronte con cui ti prosterni, quindi tocca il dente che fa male e dì:
بِسمِ اللهِ وَ الشافي اللهُ وَ لا حَولَ وَ لا قُوَّةَ اِلّا بِاللهِ العَلِیِّ العَظيم
Bismillāhi wasshāfil-lāhu wa lā ĥawla wa lā quwwata illā billāhil-°aliyyil-°ażīm.[1]
Dua per il mal di piedi
In un hadith è riportato che un uomo si recò dall’imam Husayn (a) lamentandosi del piede che gli faceva male, allora l’Imam (a) gli disse di mettere la mano sul posto che gli doleva e quindi recitare:
بِسمِ اللهِ وَ بِاللهِ وَ السَّلامُ عَلیٰ رَسولِ اللهِ وَ ما قَدَرو اللهَ حَقَّ قَدرِهِ وَ الاَرضُ جَمیعاً قَبضَتُهُ یَومَ القیامَةِ وَ السَّماواتِ بِیَمینِهِ سُبحانَهُ وَ تَعالَی عَمّا یُشرِکون
Bismillāhi wa billāhi was-salāmu °alā rasulillāhi wa mā qadarullōha ĥaqqa qadrihi wal-arđu jami°an qabđatuhu yawmal-qyamati was-samāwāti biyamīnihi subĥānahu wa ta°ālā °ammā yušrikun.[2]
Dua per il bambino malato
بِسمِ اللهِ اُرقیکَ مِن کُلِّ عَینٍ حاسِدٍ اَللهُ یَشافیک
Bismillāhi urqīka min kulli °aynin ĥāsidin allōhu yašāfīk.[3]


[1] Mafatihul-jinan, pag.484.
[2] Hilatul-muttaqin, pag. 279.
[3] Zadul-ma'ad, Majlesi.

I doveri delle donne (4): Rispetto per il marito

Il desiderio di rispetto è innato, tuttavia non tutti sono disposti a mostrare rispetto verso gli altri. Tuo marito entra in contatto con persone di ogni tipo durante il giorno mentre è via da casa: alcune potrebbero essere sgarbate, insultarlo e ferire così la sua personalità. Come moglie, egli si aspetta che a casa, tu gli mostri rispetto e lo incoraggi per tirargli su il morale.
Onorare il marito, non è un’umiliazione, bensì fornisce a lui forza e capacità, e lo prepara all’impegno e alla lotta per una vita migliore.
Cara signora, dovresti sempre salutarlo con rispetto. Non interromperlo quando parla. Sii garbata quando gli parli e non alzare la voce. Se andate insieme a una riunione, lascia entrare lui per primo. Lodalo in presenza altrui. Insegna ai tuoi figli a rispettarlo, e se sono scortesi nei suoi confronti, rimproverali. Rispettalo davanti agli ospiti e prenditi cura di loro e anche di lui, se non di più. Non sia mai che a un invito tu ti occupi solo degli ospiti, trascurando tuo marito. Quando torna a casa, aprigli la porta con un sorriso e un’espressione felice sul volto. Sai che proprio questo piccolo gesto, può influenzare positivamente il suo morale? Alcune donne potrebbero pensare che questo comportamento è strano. Immagina di salutare e accogliere tuo marito come se fosse un ospite, cosa ci sarebbe di male? Tuo marito è stato fuori tutto il giorno per il benessere della famiglia, perciò merita considerazione e rispetto quando torna a casa. Quel primo saluto farà una buona impressione e ciò che va bene per un ospite, va bene anche per i propri familiari.
Non pensare che poiché vi è intimità tra di voi, egli non si aspetti che tu lo rispetti, al contrario, da te lo desidera ancora di più. Cara signora, se tu rispetti tuo marito, anche lui rispetterà te e tutto ciò consoliderà la vostra unione.
Il Profeta di Allah (saw) disse: “Il dovere della donna è di accogliere il marito alla porta di casa e di dargli il benvenuto”. (Mustadrak, vol. 3, pag. 551)
L’imam Sadiq (a.s.) disse: “Ogni donna che rispetti il proprio marito e non lo tormenti, sarà fortunata e felice”. (Bihar al-Anwar, vol. 103, pag. 253)
Stai attenta a non umiliarlo, a non parlargli con tono aspro, a non maltrattarlo e a non rivolgerti a lui con appellativi osceni. Se tu lo offendi, lui a sua volta insulterà te. Alla fine, l’amore e la fiducia si corroderanno e avrete un susseguirsi di litigi e discussioni che potrebbero portare a un divorzio. Anche se continuerete a vivere insieme, le vostre vite saranno di sicuro costellate di brutti momenti. Potranno sorgere disturbi psicologi al punto che la convivenza della coppia potrebbe essere in pericolo, poiché potrebbe commettere dei reati.
Le seguenti storie, tratte da un giornale iraniano, illustrano quanto detto:
“Un uomo di ventidue anni ha ucciso la moglie diciannovenne, inferendole quindici coltellate poiché lei lo insultava chiamandolo asino cieco. In tribunale il marito disse: ‘Ci siamo sposati un anno fa. All’inizio mi voleva molto bene, ma ben presto cambiò atteggiamento e cominciò a umiliarmi. Usava un linguaggio scurrile nei miei confronti in ogni occasione e, per la più piccola questione, si prendeva gioco di me. Poiché il mio occhio sinistro è strabico, mi chiamava asino cieco’. Il giorno della tragedia lei lo chiamò con quell’appellativo e lui s’infuriò talmente, che la colpì con quindici coltellate”. (Ettela’at nr. 13787)
“Un uomo di settantun’anni, che ha ucciso la propria moglie, per spiegare il motivo dell’omicidio racconta: ‘All’improvviso il suo comportamento nei miei confronti cambiò e iniziò a ignorarmi. Una volta mi chiamò vecchio insopportabile, dimostrando così di non volermi bene. Iniziai a sospettare di lei e la uccisi con due colpi d’ascia’”. (Ettela’at nr.13652)

mercoledì 14 aprile 2010

Guida per la donna musulmana (n.3), Hadith

Il matrimonio
Il Profeta (S) disse: “Sposatevi con una donna che sia buona e vi dia tanti figli cosicché mi vanterò della vostra numerosità presso gli altri Profeti (A)”.[1]
Il Profeta (S) disse: “Cercate i beni nel matrimonio”.[2]
Il Profeta (S) disse: “Se viene a chiedere la mano un uomo dal comportamento corretto ed è religioso, concedetegli la ragazza, ché se non lo fate, la terra si colmerà di corruzione”.[3]
Il Profeta (S) disse: “Evitate il fiore che cresce nell’immondizia”. Gli chiesero: “Cos’è?”. Rispose: “Una donna bella cresciuta in una famiglia empia”.[4]
Il Profeta (S) disse: “Il miglior matrimonio è quello facile”.[5]
Il Profeta (S) disse: “Dio ha promesso di aiutare chiunque si sposi con l’intenzione di rimanere lontano dalle azioni proibite”.[6]
Il Profeta (S) disse: “Il parere di una donna precedentemente sposata [riguardo a un nuovo matrimonio] ha la precedenza sul parere del suo tutore, invece le vergini devono ottenere il permesso del padre e nel caso rimanessero in silenzio, ciò manifesta il loro consenso”.[7]
[1] Nahjul-fasahah, hadith 1144.
[2] Nahjul-fasahah, hadith 481.
[3] Nahjul-fasahah, hadith 130.
[4] Nahjul-fasahah, hadith 1002.
[5] Nahjul-fasahah, hadith 1507.
[6] Nahjul-fasahah, hadith 1396.
[7] Nahjul-fasahah, hadith 1297.

lunedì 12 aprile 2010

I doveri delle donne (3): L’uomo ha bisogno di affetto

Tutti gli esseri umani hanno sete di affetto e amicizia: a tutti piace essere amati. Il cuore dell’essere umano vive di questo. Una persona che non è amata da nessuno, si considera sola e abbandonata, triste e depressa. Cara signora, anche tuo marito prova gli stessi sentimenti, anche lui desidera amore e tenerezza. Prima del matrimonio, i suoi genitori soddisfacevano questo bisogno, ma ora che siete uniti dal vincolo matrimoniale ed egli si è messo a tua disposizione, lui si aspetta che l’affetto ricevuto dai genitori, ora sia tu a darglielo e che tu lo ami dal profondo del cuore. Tuo marito ha interrotto i suoi legami di amicizia per unirsi a te e ora desidera che tu lo ami come lo amavano i suoi amici. Tuo marito s’impegna giorno e notte per il tuo benessere. Egli divide con te le difficoltà della vita e da vero compagno si preoccupa della tua felicità, anche più dei tuoi genitori. Perciò mostragli il tuo apprezzamento e amalo, cosicché anche lui ti amerà. L’amore è un rapporto a due che unisce i cuori.
Se l’amore è reciproco, le basi del matrimonio si rafforzano e si evita il pericolo di una separazione.
Non essere fiera se tuo marito si è innamorato di te a prima vista, poiché tale amore non è perenne. Se vuoi che l’amore duri, devi continuamente mostrargli il tuo affetto. Se ami tuo marito e stabilisci un buon rapporto con lui, egli sarà felice e desideroso di impegnarsi e sacrificarsi, nel limite del possibile, per il tuo benessere e per la sua famiglia e raggiungerà con successo i suoi obiettivi. Un uomo che sa di essere amato dalla propria moglie, raramente soffrirà di malattie emotive.
Cara signora, se tuo marito sa che non lo ami, si scoraggerà, non proverà più interesse per la propria vita e il suo lavoro, soffrirà di malattie psicologiche, si allontanerà da casa e dalla vita familiare, trascorrerà molto tempo fuori di casa in cerca di amici e attenzioni e, magari, troverà rifugio in luoghi immorali. Egli penserà: “Perché dovrei darmi da fare per mantenere chi non mi ama. Sarà meglio che mi diverta e mi cerchi dei veri amici”.
Cara signora, può darsi che tu ami sinceramente tuo marito, ma ciò non basta, devi mostrarglielo con le parole e i fatti. Che male c’è se ogni tanto gli dici che lo ami, o se quando torna da un viaggio, lo accogli con un regalo e gli dici che ti è mancato? Se si allontana per un viaggio, scrivigli che ti manca. Se torna più tardi del solito, digli che eri in pensiero per lui. In sua assenza, lodalo davanti ad amici e parenti e difendilo se qualcuno parla male di lui. Più gli mostrerei il tuo amore, più s’interesserà a te e il risultato sarà che il vostro legame si consoliderà e avrete una famiglia più felice.
Allah l’Eccelso, nel sacro Corano ha fatto riferimento all’affetto esistente tra marito e moglie e lo descrive come uno dei segni della Sua potenza:
“Fa parte dei Suoi segni l'aver creato da voi, per voi, delle spose, affinché riposiate presso di loro, e ha stabilito tra voi amore e tenerezza. Ecco davvero dei segni per coloro che riflettono”.(30:21)
L’imam Ridha (a.s.) disse: “Alcune donne sono la miglior benedizione per i loro mariti: le donne che mostrano il loro amore e il loro affetto”. (Mustradak, vol. 2, pag. 532)
Il santo Profeta (saw) disse: “Le migliori fra le vostre donne, sono quelle che possiedono amore e tenerezza”. (Bihar al Anwar vol. 103, pag. 235)
L’imam Sadiq disse (a.s.): “Quando ami qualcuno, faglielo sapere”. (Bihar al Anwar vol.74, pag. 181)

domenica 11 aprile 2010

Torta di carote e nocciole con glassa al cioccolato

Ingredienti:
200 gr di carote
100 gr di farina
100 gr di farina di riso (o fecola di patate o maizena)
50 gr di nocciole tritate
70 gr olio di oliva o girasole (secondo il vostro gusto)
1 uovo
100 gr di zucchero o zucchero di canna
1 bustina di lievito per dolci


Per la glassa:
40 gr burro
1 cucchiaio di cacao
2 cucchiai di latte
100 gr zucchero a velo

Grattugiate le carote, aggiungete l’olio, l’uovo, lo zucchero, le due farine, le nocciole tritate, il lievito e mescolate bene.
Versate il tutto in una teglia da forno leggermente imburrata e infarinata ed infornate finché la torta non è dorata. (Io col forno ventilato l’ho messa a 180 gradi e ci son voluti circa 30 min.)
Intanto che si raffredda preparate la glassa. Fate sciogliere il burro a fiamma molto bassa, aggiungete il latte, il cacao e mescolate bene. Togliete dal fuoco e aggiungete lo zucchero a velo; con una spatola spalmate la glassa sulla torta e fate di nuovo raffreddare.

sabato 10 aprile 2010

Lasciamo che il Sole (aj) c'illumini

Disse il nostro Imam (aj): "Le donne in Paradiso non rimangono incinte, né partoriscono, né hanno il mestruo o il nifas, né sono costrette ad affrontare i problemi dell'educazione dei figli. Come dice nel Sacro Corano: 'Verrà procurato loro tutto quello che piace e di cui i loro occhi provano piacere'. Perfino se un abitante del Paradiso volesse un bambino, Dio gli creerà un bambino, senza gravidanza né parto, con le caratteristiche che egli desidera, allo stesso modo di come ha creato Adamo (a)". Bihar, vol.53, pag.162, bab 31

venerdì 9 aprile 2010

Impariamo dal Corano...

"Qualunque male ti colpisca, ne sei tu la causa".
(Sura al-Nisa', vers.79)
Il Faraone voleva seguire con i suoi soldati il profeta Mosè (a) e i suoi compagni che abbandonavano l'Egitto per ordine divino. Quando arrivarono al Nilo, il Faraone pensò che ora Mosè (a) non aveva via di scampo, invece improvvisamente le acque si aprirono e il profeta Mosè (a) e i suoi compagni attraversarono il fiume. Anche il Faraone voleva attraversare il fiume, ma arrivato a metà strada, le acque si richiusero ed egli affogò con i suoi soldati.

Guida per la donna musulmana (n.3), Tafsir

Sura al-Falaq (riassunto tafsir al-Mizan e Nemune)
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso
Dì: "Mi rifugio nel Signore dell'alba nascente, contro il male di ciò che ha creato, e contro il male dell'oscurità che si estende, e contro il male delle soffianti sui nodi, e contro il male dell'invidioso quando invidia".
Al-Falaq è il momento in cui la luce irrompe nell’oscurità, e Dio è come questa luce che irrompe nell’oscurità del male. In questo cercare rifugio vi è sia un senso di pericolo che di debolezza, inoltre è chiaro a colui che sta cercando rifugio che Egli ha il potere di proteggerlo. I versetti che seguono citano alcuni dei pericoli e delle debolezze che minacciano l’essere umano.
Chiediamo protezione dal male delle Sue creature, siano esse uomini, jinn, animali o altro. Però non bisogna pensare che la Creazione di Dio sia di per sé malvagia, infatti essa è solo bene, il male nasce quando le creature deviano dalle leggi del Creato, oppure l’essere umano ne fa un uso inappropriato.
Chiediamo protezione dal male dell’oscurità quando si estende. Il versetto collega il male alla notte, poiché essa con la sua oscurità aiuta le persone malvagie a fare del male. Infatti possiamo notare che i crimini vengono di solito commessi di notte e in realtà l’essere umano è più impotente la notte che il giorno contro l’attacco di coloro che vogliono fargli del male. Nel versetto precedente si faceva riferimento al male in generale, mentre invece questo versetto e i due seguenti citano tre esempi di malvagità.
Chiediamo protezione dal male delle soffianti sui nodi, che indeboliscono ogni decisione. Il versetto fa riferimento a coloro che deviano le persone dalle loro decisioni e le tentano, distruggendo i rapporti di affetto con i loro pettegolezzi.
Chiediamo protezione dal male dell’invidioso quando invidia. Questo versetto dimostra che l’invidia è uno dei difetti e mali peggiori, infatti l’invidioso obietta al volere divino che ha favorito un suo servo. Quando poi questa invidia è seguita da complotti, ne conseguono le peggiori malvagità, e in questo caso l’unica cosa che si può fare è cercare protezione presso Dio.

giovedì 8 aprile 2010

Guida per la donna musulmana (n.3), Articolo riguardo all'educazione

La vivacità dei bambini
Tranne nelle attività pericolose, negli altri casi i bambini devono essere lasciati liberi. Nei bambini è presente un istinto che dev’essere lasciato libero, altrimenti potrebbe creargli problemi in futuro. La vivacità dona loro allegria e avendo usufruito completamente del loro stato di bambini non si comporteranno più come tali da grandi.
Il Profeta (S) disse: “La vivacità di un bambino è segno dell’aumento della sua razionalità da grande”.[1]
Egli (S) inoltre disse: “La vivacità di un bambino è un bene, gli donerà pazienza da grande”.
Molti dei comportamenti vivaci dei bambini sono una necessità della loro età e se i genitori prestassero attenzione a questa questione, potrebbero anche trasformarsi in comportamenti piacevoli.



[1] Biharul-anwar, vol.14 pag.379.

martedì 6 aprile 2010

I doveri delle donne (2): Occuparsi del marito

Il compito di una moglie è di prendersi cura del marito: non è un’impresa facile. Le donne che ignorano quest’aspetto del loro ruolo, potrebbero incontrare delle difficoltà. È un impegno adatto a chi è consapevole che questo compito richiede un certo grado di sagacia, stile e ingegno. Per essere apprezzata, una moglie dovrebbe conquistare il cuore di suo marito ed essere il suo sostegno. Dovrebbe incoraggiarlo a compiere azioni buone e dissuaderlo da quelle cattive. Dovrebbe occuparsi della sua salute e del suo benessere. I suoi sforzi dovrebbero essere rivolti a far sì che il marito diventi un essere umano gentile e rispettabile, affinché possa essere il miglior tutore per la propria famiglia e il miglior padre e guida per i figli.
Allah Onnisciente ha dotato la donna di un potere straordinario. La prosperità e la felicità, così come l’infelicità della famiglia sono nelle sue mani. Una donna può trasformare la casa in un paradiso ideale o un inferno rovente. Può condurre suo marito alle vette del successo o farlo sprofondare negli abissi della disgrazia. Se la moglie conosce l’arte del prendersi cura del marito e mette in pratica i doveri che Dio le ha assegnato, può trasformare un uomo normale, o forse un uomo indegno, in un marito rispettabile e meritevole.
Uno studioso scrisse: “Le donne hanno un potere strano: sono in grado di ottenere ciò che desiderano”. (Dar Aghushe Khushbakhti pag. 142)
Nell’Islam, dedicarsi al proprio marito è talmente importante, che è stato paragonato al jihad. L’imam Alì (a.s.) disse:
“Il jihad della donna consiste nel trattare bene il proprio marito”. (Nahjul Balaghah sentenza 136)
Se si considera che il jihad è la lotta e guerra sacra sulla via di Allah, la lotta per il progresso e l’onore dell’Islam, la difesa dei territori islamici e la realizzazione della giustizia sociale, e pertanto uno dei più elevati atti di adorazione, sarà chiaro il valore del prendersi cura del marito.
Il Profeta di Allah disse:
“Ogni donna che muoia mentre suo marito è soddisfatto di lei, entra in Paradiso”. (Mahajjat al-Baydha), vol. 2, pag 70.
“Una donna che non adempie i suoi doveri di moglie, non ha adempiuto i suoi doveri verso Allah”. (Mustadrak, vol 2, pag. 552)

domenica 4 aprile 2010

Impariamo dal Corano...

"(La gente del Paradiso chiederà a quelli che sono all'Inferno:) Cosa vi ha mandato all'Inferno?-(La gente dell'Inferno) risponderà: Non eravamo tra coloro che eseguivano la salah".
(Sura al-Mudatthir, vers. 42 e 43)
Un uomo si presentò presso l'imam Sadiq (a) dicendo: "Voglio andare a fare un viaggio d'affari, mi dai il permesso?". L'Imam (a) disse: "Non andare, perché sarà a tuo danno". Però l'uomo non diede ascolto all'Imam (a) e andò. Quando era in viaggio, un giorno si alzò per la preghiera dell'alba e si rese conto che il sole era già sorto e aveva perso la preghiera. Quando tornò dal suo viaggio, andò dall'Imam (a) e gli disse: "O figlio del Messaggero di Dio (s), tu mi hai detto di non andare perché questo viaggio sarebbe stato a mio danno, invece io ho guadagnato molto denaro". L'Imam (a) gli rispose: "Ecco, è qui che la gente sbaglia, voi pensate che il danno e il guadagno riguardi solo i beni mondani, quando invece se trasformassi tutto il Mondo in denaro e lo devolvessi sulla via di Dio, non avrebbe il valore di quella preghiera dell'alba che tu hai perso in questo viaggio".

Guida per la donna musulmana (n.3), Articolo riguardo alla famiglia

Le caratteristiche di una famiglia armoniosa
1. Sicurezza e tranquillità: il Corano dice chiaramente che la filosofia del matrimonio è creare pace, tranquillità e amore tra i coniugi.[1] Questa tranquillità è visibile in vari aspetti della loro vita: fisica, spirituale e sociale. Essi si completano a vicenda e intraprendono insieme la via verso la perfezione. L’esistenza dell’uno senza l’altra non avrebbe significato ed è per questo che fra due esseri che si completano a vicenda c’è un’attrazione così forte. Per comprendere l’importanza di questo stato di sicurezza e tranquillità basti dire che Dio nel Corano dice che i probi si troveranno in un luogo sicuro.
2. Amore e affetto: la famiglia dev’essere piena di amore e affetto. I membri della famiglia devono sentirsi responsabili gli uni verso gli altri, infatti tutti gli esseri umani sentono il bisogno di avere un luogo di riferimento in cui rifugiarsi nei momenti difficili e riacquistare la pace spirituale persa.
3. Perdono: la vita senza perdono è un inferno che brucia l’essere umano dall’interno. Poiché gli esseri umani sono diversi fra di loro e spesso non conoscono tutto ciò che riguarda l’umanità e la società, i propri diritti e quelli degli altri, pensano sempre che siano gli altri a sbagliare e a non rispettare i loro diritti, così nascono discordie. Quindi quando c’è il perdono e si dimenticano gli errori degli altri (soprattutto se sono sbagli dovuti a ignoranza), la vita torna alla normalità e riacquista pace. Solo coloro che hanno timore di Dio riescono a perdonare, il Corano consiglia il perdono persino nel momento in cui si decida di separarsi.[2] Quando una persona è in grado di rinunciare a quello che è un proprio diritto, riuscirà ancor meglio ad astenersi da ciò che le è proibito, quindi a controllare meglio se stessa.
4. Non prendere in considerazione gli sbagli degli altri: che ha più valore del semplice perdono. Gli esperti di etica citano tre stadi del perdono:
a. Sappiamo che la persona ha sbagliato, però la perdoniamo e non ci vendichiamo.
b. Non prendiamo in considerazione gli sbagli degli altri ed è come se non li vedessimo.
c. Rispondiamo al male con il bene. Il Profeta (S) disse: “Ricambiate col bene colui che vi fa del male”.
5. Aiutarsi a crescere e migliorare: i doveri del marito e della moglie non si limitano solo a semplici rapporti coniugali e doveri famigliari, in realtà essi hanno pesanti responsabilità etiche. Il Profeta (S) disse: “L’uomo e la donna sono responsabili l’uno dell’altra e entrambi dei propri figli”.
6. Stare attenti a come si parla: i sapienti di etica considerano la lingua il più potente mezzo per migliorare gli altri, farsi ubbidire e allo stesso tempo la più pericolosa parte del corpo e la più peccatrice.

[1] Corano ar-Rum, vers. 21.
[2] Corano al-Baqarah, vers. 237.

venerdì 2 aprile 2010

I doveri delle donne (1): Lo scopo del matrimonio

Il matrimonio è un’esigenza naturale per ogni essere umano. Esso presenta molti benefici tra cui i più importanti sono:
a) La realizzazione di una famiglia in cui trovare sicurezza e pace mentale. Una persona non sposata è come un uccello senza nido. Il matrimonio serve da rifugio a chiunque si trovi perso nel caos della vita; esso permette di trovare un compagno che condividerà gioia e dolore.
b) Il naturale desiderio sessuale è forte e rilevante. Tutti dovrebbero avere un compagno per soddisfare i propri bisogni sessuali in un ambiente sicuro e tranquillo. Ognuno dovrebbe essere sessualmente appagato in modo corretto e appropriato. Quelli che si astengono dal matrimonio, spesso, soffrono di disturbi fisici e psicologi. Tali disturbi e certi problemi sociali sono la diretta conseguenza dei giovani che si astengono dal matrimonio.
c) Riproduzione: Attraverso il matrimonio continua la procreazione dell’umanità. I figli sono il frutto del matrimonio e sono fattori importanti nel rendere stabili le fondamenta della famiglia, inoltre, sono fonte di gioia per i loro genitori.
Nel sacro Corano e nelle tradizioni è stata rilevata l’importanza del matrimonio e dell’avere figli.
Allah nel sacro Corano dice:
“Fa parte dei Suoi segni l'aver creato da voi, per voi, delle spose, affinché riposiate presso di loro…”.(30:21)
Il santo Profeta (saw) disse: “Nell’Islam non è stata fondata struttura migliore del matrimonio”. ( Wasa'il al Shiah, vol. 14, pag. 3 )
E disse: “Chiunque voglia seguire la mia tradizione deve sposarsi. Tramite il matrimonio abbiate figli (e aumentate il numero dei musulmani) cosicché nel Giorno della Resurrezione sarò orgoglioso della vostra moltitudine rispetto agli altri popoli." ( Wasa'il al Shiah, vol. 14, pag. 3)
L’imam Alì disse: “Sposatevi poiché è la tradizione del Profeta di Dio”. ( Wasa'il al Shiah, vol. 14, pag. 3)
L’imam Ridha (a.s.) disse: “Il miglior guadagno per un uomo è una moglie devota che quando lo vede, si rallegra e che protegge la di lui proprietà e il di lei onore durante la sua assenza”. ( Wasa'il al Shiah, vol. 14, pag. 23)
Finora abbiamo trattato l’aspetto materiale e animale del matrimonio che condividiamo anche con gli animali: i benefici della compagnia e la riproduzione. Tuttavia il vero scopo del matrimonio per quanto riguarda la razza umana è diverso. Gli esseri umani non sono venuti al mondo solo per mangiare, bere, dormire, inseguire il piacere o comportarsi con dissolutezza, infine morire ed essere distrutti. La posizione dell’uomo è superiore a tali azioni. L’essere umano è venuto affinché tramite la conoscenza, commettendo buone azioni e comportandosi bene, potesse educare se stesso e la propria anima. L’uomo è fatto per intraprendere la Retta Via e avvicinarsi ad Allah Onnipotente. L’essere umano è una creatura in grado di purificare la sua anima ed evitando azioni malvagie ed esercitandosi nella buona condotta raggiungere una tale posizione elevata che nemmeno gli angeli sono in grado di conseguire. L’uomo è una creatura eterna. Egli è venuto per salvaguardare la sua felicità in questo mondo e nell’Aldilà tramite la guida dei Profeti (pace su di loro) e l’adempimento delle regole e dei programmi religiosi, affinché nell’Aldilà potesse vivere beatamente per l’eternità.
Quindi lo scopo principale del matrimonio andrebbe ricercato in questo contesto spirituale. Per una persona religiosa, il matrimonio dovrebbe essere un mezzo per evitare le azioni malvagie e purificare la propria anima dai peccati. Dovrebbe essere un mezzo per avvicinarsi ad Allah. È in questo contesto che un compagno idoneo assume un ruolo importante.
Quando due credenti formano una famiglia tramite il matrimonio, la loro sessualità gioverà al consolidamento dell’amore e della tenerezza reciproca; tale coppia non correrà il pericolo di essere minacciata da perversioni sessuali, assuefazioni pericolose o azioni illecite. Per questo motivo il Profeta dell’Islam (saw) e tutti i puri Imam (a.s.) hanno vivamente raccomandato il matrimonio.
Il Profeta di Allah (saw) disse: “Chiunque si sposi ha protetto metà della propria religione”. ( Wasa'il al Shiah, vol. 14, pag. 5)
E l’imam Sadiq (a.s.) disse: “Due rak’ah di preghiera eseguite da una persona sposata sono migliori di settanta rak’ah eseguite da una persona non sposata”. ( Wasa'il al Shiah, vol. 14, pag. 6)
Un coniuge religioso e in armonia ricopre un ruolo cruciale nel condurre una vita onesta e rispettabile. Infatti, tale coniuge è un fattore importante quando si vogliano evitare azioni illecite e sconsigliate e permette di dedicarsi all’esecuzione degli atti obbligatori e meritori dell’adorazione. Una coppia religiosa, non solo non incontrerà ostacoli nel raggiungere gli obiettivi religiosi, ma sarà anche fonte d’incoraggiamento l’uno per l’altra.
È davvero possibile per un uomo di Allah combattere gloriosamente sulla Sua via senza l’approvazione della moglie? È possibile per una qualsiasi persona religiosa guadagnarsi da vivere onestamente, rispettare tutti gli aspetti religiosi, versare le tasse religiose prescritte onde evitare stravaganze e spendere in azioni caritatevoli, senza il consenso della moglie?
Una persona religiosa inviterebbe sempre il coniuge al bene, così come una persona corrotta indurrebbe il consorte alla corruzione. È quindi ragionevole che nell’Islam, uomini e donne che vogliano sposarsi, siano consigliati di considerare la religiosità e la buona condotta dei loro futuri compagni come condizioni essenziali.
Il Profeta (saw) affermò: “Dio disse: ‘Se dovessi elargire tutto il bene di entrambi i mondi a un musulmano, gli donerei un cuore umile, una lingua che pronuncia le Mie lodi di continuo, un corpo abbastanza paziente da resistere a tutte le calamità; e gli darei una sposa devota che quando lo vede, diventa felice, e protegge la sua proprietà (di lui) e il suo onore (di lei) durante la sua assenza’”. ( Wasa'il al Shiah, vol. 14, pag. 23)
Una persona si recò dal Profeta (saw) e disse: “Ho una moglie che mi dà sempre il benvenuto quando vado a casa e mi accompagna alla porta quando esco. Quando mi vede triste per consolarmi mi dice: ‘Se stai pensando al sostentamento, non disperare, poiché Allah provvede al sostentamento; e se stai pensando all’altra vita, che Allah ti faccia pensare ancora di più all’Aldilà e aumenti i tuoi sforzi’”. Allora il Profeta (saw) affermò: “Certamente Allah ha funzionari e agenti in questo mondo e tua moglie è uno di essi. Tale donna avrà metà ricompensa di un martire”. ( Wasa'il al Shiah, vol. 14, pag. 17)

L’imam Alì (a.s.) pensava la stessa cosa quando parlava della nobile Zahra (a.s.). Affermava che lei era il miglior aiuto per adorare Allah Onnipotente. La storia narra che il giorno dopo il matrimonio dei nobili Alì e Zahra (pace su di loro), Il Profeta (saw) andò a casa loro per congratularsi e per sapere come stavano. Egli chiese all’imam Alì (a.s.): “Come trovi la tua sposa?”. L’Imam (a.s.) rispose: “Ho trovato Zahra il miglior aiuto per ubbidire a Dio”. Il Profeta (saw) poi chiese la stessa cosa a Zahra (a.s.) e lei replicò: “È il miglior marito”. (Bihar ul-Anwar, vol. 43, p. 117)
Con questa breve frase, l’imam Alì (a.s.) ha presentato la miglior donna dell’Islam e ha espresso lo scopo principale del matrimonio.

Guida per la donna musulmana (n.3), Articolo riguardo all'imam Mahdi (aj)

I consigli dell’ayatullah Nokhodaky
L’ayatullah Hajj Shaykh Hasan Alì Nokhodaky fu uno dei sapienti che ebbe l’onore di incontrare l’imam Mahdi (aj), di seguito i suoi consigli per poter rafforzare il nostro rapporto con Dio e l’imam Mahdi (aj):
1. Evitare seriamente di commettere peccati, altrimenti ogni sforzo compiuto non solo sarà inutile, ma addirittura potrà causare l’allontanamento da Dio.
2. Pregare appena viene recitata l’azan.
3. Essere al servizio dei servi di Dio e cercare in ogni modo possibile di aiutarli ad ottenere ciò di cui hanno bisogno. Non bisogna mai pensare che aiutare gli altri ci impedisca di dedicarci al nostro lavoro, adorazione e studio giornalieri.
4. Rispettare ed essere al servizio dei sayyid.
5. Dedicarsi allo studio.

mercoledì 31 marzo 2010

Guida per la donna musulmana (n.2). Pillole di sapienza

C’è un hadith che dice: “Alcuni recitano le loro preghiere in modo talmente superficiale che se parlassero allo stesso modo con i propri vicini, quest’ultimi non gli risponderebbero”.[i]

L’imam Sadiq (a) disse: “Il pudore è composto da dieci parti: nove le possiedono le donne e una gli uomini. Quando una bambina ha il suo primo mestruo ne perde una parte, quando si sposa ne perde un’altra. Quando ha il suo primo rapporto sessuale ne perde un’altra e un’altra ancora quando concepisce un bambino. Quindi rimangono cinque parti. Se si comporta in modo indegno perde tutto il suo pudore, se invece si comporta in modo giusto, mantiene tutte e cinque le parti”.
[i] Wafi, vol. 2 pag. 13

lunedì 29 marzo 2010

Guida per la donna musulmana (n.2) Bambini

Alì Asghar, eroe di sei mesi
Bismillahir-rahmanir-rahim (Incominciamo pronunciando il nome di Allah, il nostro buon Dio)
Introduzione per i genitori:
consigliamo ai genitori di raccontare brevemente ai bambini che non la conoscessero la vicenda di Karbalà.

Nome: Alì Asghar
Nome del padre: imam Husayn (a)
Nome della madre: Rubab
Data di nascita: 9 Rajab dell’anno 60 dell’egira (anno islamico)
Luogo di nascita: Medina
Data del martirio: 10 Muharram dell’anno 61 dell’egira
Luogo del martirio: Karbalà
Luogo di sepoltura: Karbalà
Assassino: Harmalah Ibn Kahil Asadi

Cari bambini, assalamu alaykum (la pace sia con voi)

Questa è la storia di Alì Asghar (alayhis-salam, pace su di lui, abbrevieremo questa frase, che è meglio dire dopo i nomi degli Imam e di altre nobili persone, con la lettera “a”) figlio dell’imam Husayn (a), piccolo eroe della vicenda di Karbalà, raccontata dal piccolo martire stesso.
Erano passati molti anni dalla morte del nobile profeta dell’Islam Muhammad (è meglio recitare la frase araba “sallallahu alayhi wa alihi” che significa” che Allah benedica lui e la sua nobile famiglia” e che noi indicheremo con la lettera “s”) e l’Islam si stava diffondendo rapidamente e i musulmani diventavano sempre più numerosi.
La gente di molte città veniva a Medina e si convertiva all’Islam.
I componenti della famiglia di mia madre erano cristiani e anche loro volevano diventare musulmani. Suo padre era il capo della tribù e un giorno decise di recarsi alla moschea di Medina e chiese che gli venisse spiegato l’Islam. Ascoltò con attenzione e divenne musulmano.
Non era ancora uscito dalla moschea che gli si avvicinarono un nobile musulmano e i suoi due figli, egli disse: “Io mi chiamo Alì (a) e sono il cugino del Profeta (s) e suo genero. Questi sono i miei due figli Hasan (a) e Husayn (a), io vorrei che mio figlio Husayn (a) si sposasse con tua figlia”. Mio nonno gli rispose: “Devo prima chiedere il parere di mia figlia”.
Tornò a casa e raccontò la vicenda. Fu così che mia madre, Rubab, si sposò con Husayn (a) e ringraziava sempre Allah di averle donato un marito così nobile e bravo.
Dopo alcuni anni nacque mia sorella Sukaynah, che significa bambina tranquilla.
Mia madre pregò Allah di donarle un figlio maschio, fu così che nacqui io e mi chiamarono Alì Asghar. Mia madre e mio padre erano molto contenti e ringraziavano Allah di questo dono.


Il califfo del tempo, Yazid il maledetto, era molto malvagio e noi fummo costretti a lasciare la nostra casa a Medina. Con la mia famiglia andammo prima alla Mecca e poi a Karbalà.
Dopo un viaggio molto stancante, il secondo giorno del mese islamico di Muharram arrivammo a Karbalà. L’esercito di Yazid era pronto a combattere contro di noi. Loro incominciarono la guerra.
Prima uccisero i compagni dell’imam Husayn (a) e poi uno ad uno i componenti maschi della famiglia del Profeta (s). Diventarono tutti martiri.
Mio padre era rimasto solo, quindi lo sentii dire: “C’è forse qualcuno disposto ad aiutarmi? C’è forse qualcuno disposto a difendere la famiglia del Profeta (s)?”.
Non era rimasto nessuno dei componenti maschi della mia famiglia, tranne mio fratello Alì (a), che era molto malato e io, che ero un lattante. Mia madre mi stringeva tra le sue braccia.
Sentendo la voce di mio padre, incominciai a piangere, egli venne verso le tende e disse a sua sorella Zaynab (a): “Vai a prendere mio figlio Alì Asghar, voglio salutarlo prima di andare nel campo di battaglia”.


Quando mia zia Zaynab (a) mi portò da mio padre, egli vide che le mie labbra erano secche dalla sete, poiché da tempo il nemico non ci permetteva di prendere l’acqua e quindi mia madre non poteva allattarmi.
Quindi mio padre mi portò verso il campo di battaglia e disse ai soldati dell’esercito nemico: “Se non date acqua a me, almeno date acqua a questo bambino, non vedete che dalla sete boccheggia come un pesce fuor d’acqua…?”.
Mia madre aspettava speranzosa nella tenda ed era contenta perché pensava che ora il nemico mi avrebbe dato un po’ d’acqua. Però… all’improvviso uno dei nemici di Dio tirò una freccia verso di me...

Era incredibile cosa avesse fatto il nemico invece di dare da bere a un neonato innocente!
Mio padre mi portò dietro le tende per seppellirmi in modo che mia madre non potesse rendersi conto dell’accaduto…ma lei se n’era accorta, e disse all’imam Husayn (a): “Voglio vedere mio figlio per l’ultima volta”.

Mi diede a mia madre, lei mi prese in braccio, mi baciava e piangeva…

Cari bambini, la storia del martirio del neonato di sei mesi Alì Asghar ogni anno fa piangere migliaia di musulmani, che lo ricordano nelle commemorazioni di Ashurà e ricordano così l’innocenza di suo padre l’imam Husayn (a) e della famiglia del nobile Profeta (s).

Wassalamu alaykum

domenica 28 marzo 2010

Impariamo dal Corano...

"Mangiate e bevete e non sprecate".
(Sura al-A'raf, vers.31)
Un giorno l'imam Ridha (a) stava passando da una stradina e vide una mela che era stata mangiata solo per metà e poi gettata via. Egli si arrabbiò e disse: "Dio non ama coloro che sprecano".

sabato 27 marzo 2010

Il Matrimonio, Prefazione

Sposarsi è il più grande desiderio di tutti i giovani e le giovani che raggiungono la pubertà; grazie all’avvio di una vita coniugale in comune essi acquisiranno più indipendenza e libertà, e avranno un compagno/compagna su cui fare affidamento e con cui confidarsi. Per loro il matrimonio segna l’inizio di una vita di prosperità .
La scelta di un coniuge e l’istituzione di una vita familiare in comune sono desideri naturali insiti negli esseri umani. Il matrimonio è di per sé una delle maggiori benedizioni divine. Infatti, dove possono i giovani trovare un rifugio più sicuro se non all’interno di una famiglia affettuosa? È il desiderio di una famiglia che salva l’essere umano da idee confuse e ansie interne. Il matrimonio permette di trovare un confidente gentile e leale con cui condividere le difficoltà. Il sacro contratto matrimoniale è una corda divina che unisce i cuori, li tranquillizza quando sono afflitti e convoglia le idee confuse verso un’unica meta. La casa è il centro dell’amore e della gentilezza attraverso cui rilassarsi e vivere a proprio agio. Allah Onnipotente ci ricorda questa benedizione nel sacro Corano:
“Fa parte dei Suoi segni l'aver creato da voi, per voi, delle spose, affinché riposiate presso di loro, e ha stabilito tra voi amore e tenerezza. Ecco davvero dei segni per coloro che riflettono”. (30:21)
Il Profeta dell’Islam (saw) disse: “Un uomo senza moglie, è povero e bisognoso, anche se ricco; e una donna senza marito, è povera e bisognosa, anche se ricca”. (Majma’ al-zawa’id vol.4 pag.252)
“Nell’Islam non è stata creata istituzione più benefica e cara ad Allah del matrimonio”. (Biharul Anwar vol.103, pag. 222)
L’imam Sadiq (a.s.) chiese a un uomo: “Hai moglie?”. L’uomo rispose di no. L’Imam (a.s.) disse: “Non vorrei restare senza moglie nemmeno per una notte, nemmeno se possedessi il mondo intero”. (Biharul Anwar vol.103, pag. 217)
Malgrado Allah il Compassionevole abbia elargito questa preziosa benedizione agli esseri umani, essi purtroppo non la apprezzano e talvolta per ignoranza ed egoismo, trasformano quest’unione affettuosa in una prigione buia o addirittura in un Inferno rovente, dove i membri della famiglia sono costretti a rimanere fino alla fine della loro vita, oppure il sacro patto matrimoniale si spezza.
Tuttavia se moglie e marito conoscessero i propri doveri e si comportassero di conseguenza, l’ambiente familiare diventerebbe piacevole e amichevole come in Paradiso.
Le divergenze familiari sono causate da vari motivi: fattori economici, l’educazione ricevuta in famiglia, l’ambiente in cui uno vive e ingerenze inopportune da parte altrui. Ma secondo l’autore i motivi più importanti sono che marito e moglie non conoscono i propri doveri coniugali e non sono preparati alla vita di coppia. Al fine di assumersi responsabilità o per svolgere un qualsiasi lavoro, la conoscenza e la preparazione sono dei requisiti necessari e chi non li possiede e non ha esperienza, non può eseguire un lavoro con successo. Per questo motivo vengono istituiti corsi che preparano le persone a vari compiti.
Anche nella vita matrimoniale sono necessarie la competenza, la preparazione e una conoscenza sufficiente. L’uomo deve essere adeguatamente informato sul modo di pensare della moglie e sui suoi desideri interiori, deve conoscere i problemi coniugali e come risolverli, come comportarsi, ecc. L’uomo deve prestare attenzione al fatto che sposarsi, non significa acquistare un bene o avere una cameriera, bensì significa stringere un patto di lealtà, onestà, gentilezza e cooperazione nella vita familiare. Anche la moglie dovrebbe considerare il modo di pensare e i desideri interiori del marito e sapere che prendere marito non significa prendersi un servo per soddisfare i propri bisogni senza rispettare i suoi desideri e le sue speranze, bensì è un accordo di collaborazione e per raggiungere questa sacra meta c’è bisogno di comprensione, devozione e cooperazione.
Benché il futuro dell’essere umano dipenda dal matrimonio e sia importante avere informazioni necessarie ed essere preparati psicologicamente e dal punto di vista del comportamento; purtroppo, la nostra società trascura l’importanza di queste condizioni. Per i genitori ricoprono grande importanza fattori quali la dote, la bellezza e la personalità, tuttavia non attribuiscono la stessa importanza al preparare i giovani alla vita coniugale. Fanno sposare i loro figli e figlie senza fornire loro le informazioni necessarie per formare una famiglia. I due giovani con scarse conoscenze e inesperti si addentrano in una vita nuova e si trovano a dover affrontare molti problemi. Iniziano le divergenze, le discussioni e i litigi, poi intervengono i genitori per aiutare a risolvere i conflitti, ma essendo per lo più di parte, non faranno altro che ingigantire le divergenze e aggravare la situazione. I primi tempi del matrimonio sono critici e pieni di problemi, molte famiglie si dividono in questo periodo; altre continuano la loro vita in comune fino alla fine dei loro giorni, litigando e discutendo continuamente. Altre ancora, trascorso un po’ di tempo, imparano a conoscere meglio il comportamento l’uno dell’altro e trovano una relativa tranquillità e serenità.
Sarebbe bello se per i giovani che hanno in progetto di sposarsi, ci fossero delle lezioni che li preparano alle questioni familiari, e successivamente si unissero in matrimonio.
Il presente libro è stato scritto con questo obiettivo. Nel trattare gli argomenti e per presentare le linee guida mi sono basato sul sacro Corano, le tradizioni del santo Profeta (saw) e degli infallibili Imam (a.s.), inoltre ho consultato delle statistiche e la mia esperienza personale.
L’autore non pretende di risolvere tutti i problemi familiari con questo libro, ma spera che la sua lettura possa essere d’aiuto. Inoltre si augura che gli studiosi prendano delle iniziative serie per aiutare quelli che soffrono per i conflitti familiari.

Guida per la donna musulmana (n.2) Salute

Il Profeta (s) disse che queste cose causano dimenticanza:
1. mangiare formaggio,
2. mettere in bocca ciò che è stato morsicato da un topo,
3. mangiare la mela aspra,
4. camminare tra due donne,
5. guardare il cadavere di una persona impiccata,
6. leggere ciò che è scritto sulle tombe.


Il Profeta (s) disse: “Nella prima settimana dopo il matrimonio la sposa non deve bere latte, mangiare aceto, melone giallo e la mela aspra poiché il suo utero è ‘freddo’ e se consuma queste cose diventerà sterile”.



L’imam Sadiq (a) disse: “È meglio bere l’acqua e qualsiasi liquido in tre sorsi che uno solo”.

giovedì 25 marzo 2010

Poesia: Libri tradotti

Libri tradotti
Di quaranta volte mille, vecchia sono,
generare più non voglio.

Ma voi che giovani siete procreare potete.

Bambini al mondo donate e figli a Dio consacrate,
sulla via dello studio e della scienza,
della letteratura e filosofia avviate.

Tanti bambini, tanti figli,
tanti libri, dall'arabo e persiano tradotti.
Siamo tanto stanchi,
sconsolati e tristi,
di sempre portare gli stessi stracci,
di meschinità patacchiati e di ignoranza puzzolenti.

Abbiamo tanto bisogno di indossare gli abiti nuovi della consapevolezza,
in elegante stoffa tagliati e cuciti,
puri e puliti,
di conoscenza e sapienza profumati.
Per poterci riparare dai freddi siderali,
delle congelate menti dei nemici.

Per poterci rinfrescare dal caldo bollente dell'oppressione di noi stessi.

Per poterci presentare al perpetuo Appuntamento
e l'Alleanza primordiale rinnovare.

(Anna)

lunedì 15 marzo 2010

Guida per la donna musulmana (n.2) Storia

Il padre è seduto di fronte alla figlia e sta parlando del giovane che oggi è venuto a chiedere la sua mano. Fino ad oggi tutte le volte che avevano un incontro del genere, la figlia mostrava con il suo comportamento di essere contraria. In un’epoca in cui la vita delle figlie era in mano ai loro padri, è sorprendente che egli venga a chiedere il parere di sua figlia. Però questa volta la reazione della figlia è diversa, il suo silenzio significa che è d’accordo. Allora il padre esce dalla stanza per dire ad Alì (a) che la risposta di Fatima (a) è positiva.
Mamme e papà!
Le scelte delle vostre figlie per il futuro dipendono dall’atmosfera in cui le avete fatte crescere. Se le avete educate religiosamente in modo corretto, anche le loro scelte saranno basate sui criteri islamici.
Ragazze!
La scelta del coniuge dev’essere accompagnata dal parere dei genitori. La felicità in un matrimonio si raggiunge solo con le ricchezze spirituali e etiche.
Mamme!
Crescete i vostri figli in modo che, anche senza la vostra presenza, possano sentirsi in confidenza con il loro padre.

martedì 9 marzo 2010

Impariamo dal Corano...

"E quando vengono da te (o Profeta) coloro che credono nei Nostri segni, dì: Salamun alaykum"
(Sura al-An'am, vers. 54)
Il profeta Muhammad (s) era sempre il primo salutare. Un giorno un uomo decise di fare in modo da essere lui il primo a salutare, quindi andò a nascondersi dietro un muro. Quando il Profeta (s) stava per avvicinarsi, l'arcangelo Gabriele (a) lo informò della situazione. Quindi arrivato al muro il Profeta (s) disse: "Tu che sei dietro il muro, Salamun alaykum!". Nemmeno quell'uomo riuscì a salutare il Profeta (s) per primo!

Guida per la donna musulmana (n.2), Perché?

Perché il matrimonio a termine?

Il Corano e le tradizioni certe del Profeta (s) non sono state modificate e la legge riguardo al matrimonio a termine è presente sia nel primo (Nisa, 24) che nelle seconde (le tradizioni tramandate dalla shia al riguardo sono numerose e il matrimonio a termine viene considerato parte della religione. Anche nelle tradizioni tramandate dai sunniti, troviamo riferimenti al riguardo: la tradizione di Jabir[i], la tradizione di Ibn °Abbas[ii], la tradizione tramandata da Hakim, Ibn Juraih, Imam Ali-a-, e altri[iii]).
Quaranta sapienti tra i Sahabah (i compagni del Profeta-s-, cioè coloro che l’hanno visto) e i Tabi°in (cioè coloro che hanno visto i compagni del Profeta-s-) nelle fonti sunnite, ammettono la validità del matrimonio a termine, tra cui °Abdullah, figlio di °Umar.
Il fatto che °Umar avesse proibito il matrimonio a termine, nonostante fosse lecito al tempo del Profeta (s) e facesse parte della religione e della legge di Dio[iv], fu un grosso errore poiché:
- ciò che diceva il Profeta (s) non era un suo parere personale, ma rivelazione e ordine divino (an-Najm,3 e 4).
- Dio il giorno di Ghadir rivela al Profeta (s) che oggi ho completato la religione per voi e vi ho donato il bene della guida... (al-Maida, 3).
- Dio promise al Profeta (s) la peggior reazione nei suoi confronti, se avesse emanato leggi personali a nome dell’Islam: “Se [Muhammad] Ci avesse mendacemente attribuito qualche discorso, lo avremmo certo afferrato per la mano destra, e quindi gli avremmo reciso l'aorta ” (Haqqah, 44,45 e 46).
Se il Profeta (s) non ha diritto a modificare la religione di Dio e Dio lo ammonisce di non farlo, chi è °Umar per modificarla? Tra l’altro quando la religione è già stata completata?
Dio non tradisce le sue promesse (Ali °Imran,9), allora perché non ha “reciso l’aorta” a °Umar? Il motivo è che se il Profeta avesse detto qualcosa a nome della religione, la gente l’avrebbe accettata, però nessuna persona saggia potrebbe accettare ciò che disse °Umar a nome della religione, dopo che Dio aveva detto di aver completato la religione, infatti nemmeno il figlio di °Umar l’accettò[v].
Dio farà i conti nel Giorno del Giudizio.
Quindi il matrimonio a termine è sempre stato parte integrante della religione e della legge islamica. Comunque se qualcuno vuole obiettare alla parola di Dio e negare la Sua scienza e giustizia, nessuno gli si oppone, tranne la sua stessa coscienza.
Spiegazione della necessità del matrimonio a termine da un punto di vista sociale:
La religione islamica è completamente in armonia con la natura innata dell’uomo, è realistica ed è stata rivelata da Dio affinché l’uomo raggiungesse la beatitudine eterna.
Se guardate in modo concreto alla condizione dell’uomo in questo secolo e nel passato, vi renderete conto che per soddisfare i bisogni sessuali di un uomo e di una donna il matrimonio permanente non è sufficiente, per alcuni motivi, tra i quali:
- la maggior parte degli uomini si trovano in condizioni economiche che non gli permettono di formare una famiglia, o sono ormai troppo vecchi per sposarsi, cosa devono fare?
- le guerre ci sono sempre state e hanno causato la morte di tantissimi esseri umani (le guerre tra tribù,le Crociate,la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, le guerre per il petrolio...), quindi in tanti sono rimasti vedovi o vedove, cosa devono fare?
- i ragazzi maturano sessualmente verso i 15 anni circa e le ragazze verso i 10-12 circa, molto prima dell’età in cui normalmente ci si sposa (25-30 anni), in questi dieci anni i ragazzi e le ragazze, cosa devono fare?
- a causa del fatto che gli anni di studi aumentano costantemente e le famiglie sono sempre più esigenti sulla dote di matrimonio e sulle spese della cerimonia, ci si sposa sempre più tardi, cosa bisogna fare?
- le tentazioni sessuali nel mondo sono aumentate e sono accessibili a tutti, perfino ai bambini (come internet, i canali televisivi, le riviste, ecc..), cosa bisogna fare?
- l’aumento della produzione di prodotti che eccitano, cosa bisogna fare?
- la libertà sessuale senza limiti e restrizioni, che attira anche le persone sposate verso l’adulterio, cosa bisogna fare?
In queste condizioni come si può rimanere puri e raggiungere gli scopi della vita senza essere tentati? In quanti possono sopportare questo contesto?
Se siamo realisti ci renderemo conto che non solo le condizioni del giorno d’oggi necessitano la pratica del matrimonio a termine, bensì anche in passato, a causa delle guerre, della povertà e degli altri motivi che abbiamo citato, il matrimonio permanente non era e non è sufficiente a soddisfare i bisogni sessuali, e serve un’altra soluzione.
Secondo voi quelle persone che sentono il bisogno di sposarsi, però non possono farlo per una serie di motivi, cosa dovrebbero fare? Possiamo immaginare tre gruppi di risposte:
1-
a - produrre un farmaco che impedisca l’eccitazione, che è sbagliato;
b - separare completamente i ragazzi dalle ragazze, poiché questi sono come la benzina e il fuoco e il loro scambio di sguardi è una scintilla, che è sbagliato, in realtà bisogna regolare il rapporto fra i due sessi;
c - permettere l’omosessualità, che è sbagliato;
d - dividere i maschi tra di loro e le donne tra di loro, per evitare casi di omosessualità, che è sbagliato;
e - permettere l’autoerotismo, in modo che i giovani possano dedicarsi alla loro vita e ai loro studi, che è sbagliato;
f - diminuire le tentazioni sessuali (censura di internet, dei canali televisivi, dei libri e delle riviste, insomma censurare i mezzi di comunicazione),
g - creare un’economia più bilanciata, in modo da garantire alla maggioranza il diritto di formare una famiglia;
h - impedire le guerre in modo che il numero degli uomini sia pari a quello delle donne;
i - .......
Alcune di queste proposte sono sbagliate e altre sono impossibili da mettere in pratica, quindi non rispondono al bisogno dell’umanità di un’altra soluzione oltre al matrimonio permanente.
2- Facendo finta di difendere i diritti dell’uomo,dimenticarci l’umanità e le responsabilità che abbiamo, pensando solo ai soldi, non solo senza risolvere questo problema, ma mettendo delle tasse sul guadagno delle prostitute.
3- L’Islam vuole limitare il bisogno di soddisfare i bisogni sessuali al di fuori del matrimonio permanente in questo modo:
a. opponendosi al capitalismo e alla differenza tra ricchi e poveri “Annuncia a coloro che accumulano l'oro e l'argento e non spendono per la causa di Allah un doloroso castigo” (Tawbah,34),
b. consigliando ai ragazzi e alle ragazze di sposarsi non molto dopo aver raggiunto la maturità sessuale e sconsigliando alle famiglie di appesantire il matrimonio, pretendono grandi doti o cerimonie lussuose,... (Ali °Imran, 14),
c. oppenendosi alla diffusione e pubblicizzazione del sesso, attraverso i media “In verità coloro che desiderano che si diffonda lo scandalo tra i credenti, avranno un doloroso castigo in questa vita e nell'altra. Allah sa e voi non sapete” (Nur, 19),
d. impedire la libertà sessuale incontrollata, attraverso la scelta di un certo tipo d’abbigliamento, il bilanciamento dei rapporti tra uomo e donna e consigli sul comportamento,
e. opponendosi alla guerra e al terrorismo: versare il sangue di un’innocente (di qualsiasi religione sia) è come uccidere l’intera umanità e salvare la vita di un’innocente, anche se non musulmano, è come salvare tutta l’umanità (al-Maida,32),
f. invitando al matrimonio, come disse il Profeta (s): “Sposarsi fa parte della mia Sunna e chiunque non si sposi non è dei miei seguaci”.
Nonostante tutti questi consigli che favoriscono il matrimonio permanente, esso non è sufficiente a soddisfare il bisogno degli uomini, poiché mettere in pratica alcuni di questi consigli a volte è difficile...
Quindi l’Islam ha permesso il matrimonio a termine, con una serie di regole ben precise e giuste. In fondo nei paesi che non accettano il matrimonio a termine (che è una regola divina) non si pratica la prostituzione, ecc... in una forma più ingiusta, con un sentimento di peccato e a volte apertamente e senza vergogna?
Note:
-come il matrimonio permanente, anche in quello a termine, la ragazza vergine deve avere il permesso del padre o del tutore,
-la donna può scegliere liberamente di accettare o no questo tipo di matrimonio,
-non è solo l’uomo a provare piacere da questo matrimonio, anche la donna, se lo accetta di sua spontanea volontà,
-se da questo matrimonio a termine nascesse un bambino, deve essere mantenuto dal padre, la donna può persino chiedere al marito di pagarla per allattare il figlio,
-è vero che alcuni approfittano di questa legge, come di tante altre leggi, per esempio si dice che alcune famiglie povere a volte fanno sposare a termine le loro figlie con dei ricchi, per prendere i soldi della dote, però chiediamo alle vostre coscienze: il motivo di ciò è la differenza tra i poveri e i ricchi e il capitalismo o è colpa del matrimonio a termine? Il problema di questa famiglia povera, si risolveva se non c’era il matrimonio a termine o se non c’era la povertà?
[i] Sahih Muslim vol.4, pag.141, ed. Mashkul
Musnad Ahmad vol.6, pag. 405
Fathul-bari vol.9, pag.149
[ii] Al-Kashshaf vol.1, pag. 498 ed. Beirut
Al-Ghadir vol.6, pag.220 che riporta una tradizione dal Tafsir Khazin vol.1, pag. 357
[iii] Tafsir Tabari vol.5, pag.9
Tafsir Razi vol.10, pag.50
ad-Durrul-Manthur vol.2, pag.140
[iv] Tarikh Tabari vol.5, pag.32
[v] Az-Ziwajul-muaqqat fil-Islam pag.123

lunedì 8 marzo 2010

Una bacinella di cenere

I politeisti della Mecca importunavano spesso il nobile Muhammad (saw) e tra loro vi era un uomo ebreo che ogni giorno raccoglieva la cenere del fuoco in una bacinella.
Poi con quella bacinella saliva sul tetto della propria casa e aspettava che il santo Profeta (saw) passasse da quelle parti per versargli la cenere in testa.
Il profeta Muhammad (saw) era però molto paziente e non si irritava mai per questo gesto così spregevole; si puliva la testa, scuoteva la cenere dagli abiti e proseguiva per la sua strada.
Pur sapendo che passando da quella via , l’uomo gli avrebbe versato la cenere in testa, il santo Profeta (saw) nondimeno vi passava tutti i giorni.
Un giorno, il santo Profeta (saw) passò di nuovo davanti alla casa dell’uomo, ma questa volta non era lì ad aspettarlo con la sua bacinella piena di cenere. Allora si fermò e chiese ad un vicino come mai non ci fosse l’uomo. Il vicino gli spiegò che era a letto ammalato, allora il Profeta (saw) decise d’andare a trovarlo, poiché è bene visitare gli ammalati.
Con espressione gentile il Profeta (saw) si presentò all’uomo e lo trattò come uno dei suoi compagni chiedendogli come stava e pregando per la sua guarigione.
L’uomo era molto dispiaciuto e si vergognava per come si era comportato nei confronti del santo Profeta (saw). Grazie alle buone maniere del Profeta (saw) divenne musulmano e chiese al Profeta (saw) di pregare per lui affinché Allah lo perdonasse.

Guida per la donna musulmana (n.2), Ahkam

Alcune regole riguardanti il momento in cui l’uomo viene a chiedere la mano della donna (secondo le fatwa di Khamenei)
1- L’uomo, quali parti della donna a cui è venuto a chiedere la mano, può vedere?
Può guardare tutto il corpo ed è precauzione meritoria che guardi solo le mani, il viso, i piedi e parti del corpo come il collo e la parte superiore del petto.
2- In che casi l’uomo può guardare le parti sopracitate?
Non lo faccia con l’intenzione di provare piacere.
Lo faccia per avere un’idea del fisico della donna.
Non ci siano fattori che impediscano il matrimonio.
Consideri possibile che la donna non lo rifiuti come pretendente.
3- Un ragazzo e una ragazza che desiderino sposarsi possono dimostrare il proprio amore l’uno all’altra?
No, è proibito.
4- Una donna può chiedere la mano di un uomo?
Sì, a meno che ciò sia contrario agli usi del luogo o sia disonorevole per la donna.
5- In che casi si può ricorrere all’istikharah per il matrimonio? E nel caso in cui si ricorra a questo metodo è obbligatorio seguire ciò che esso suggerisce?
Solo nel caso in cui dopo aver riflettuto, indagato ed essersi consigliati con gli altri non si sia arrivati a una conclusione. Non è obbligatorio seguire il risultato dell’istikharah, però è meglio.

sabato 6 marzo 2010

Guida per la donna musulmana (n.2) Dua

Duà per il mal di pancia
L’imam Alì consiglia di bere acqua calda e recitare:
يا اللهُ يا اللهُ يا اللهُ يا رَحمانُ يا رَحيمُ يا ربَّ اَلاَربابِ يا اِلهَ الآلِهَةِ يا مَلِكَ المُلوكِ يا سَيِّدَ السّادَةِ اِشفِني بِشِفائِكَ مِن كُلِّ داءٍ وَابنُ عَبدَيكَ اَتَقَلَّبُ في قَبضَتِك
Yā allōh! Yā allōh! Yā allōh! Yā raĥmānu yā raĥīm! Yā rabbal-arbāb! Yā ilāhal-ālihah! Yā malikal-mulūk! Yā sayyidas-sādah! Išfinī bishifā’ika min kulli dā’in wabnu °abdayka ataqallabu fī qabđatik[i]
Duà per coloro che soffrono di epilessia
L’imam Sadiq (a): Se qualcuno soffre di epilessia, leggetegli questa duà:
عَزَمتُ عَلَيكَ يا ريحُ بِالعَزيمَةِ الَّتي عَزَمَ بِها عَليِّ بنِ اَبيطالِب وَ رَسولُ أللهِ صلی اللهُ عَلَيهِ وَ آلِهِ عَلىَ جِنٍّ وادِىَ الصَبرَةِ فَأَجابوا وَ أَطاعوا لِما أَجَبتَ وَ أَطَعتَ و خَرَجتَ عَن (...) بنِ (...) السّاعَةَ
°Azamtu °alayka yā rīĥu bil°azīmatil-latī °azama bihā °aliyyibni abīţōlib wa rasūlullāhi şallal-lōhu °alayhi wa ālihi °alā jinniw-wādiyal-şabrati fa’ajābū wa aţō°ū limā ajabta wa aţa°ta wa ķarajta °an (nome del malato) bni (nome della madre) assā°ah.[ii]
Duà per la tosse
Leggere questo versetto del Corano su un bicchiere d’acqua e farlo bere al malato:
أَفَحَسِبتُم أَنَّما خَلَقناكُم عَبَثاً وَ أَنَّكُم اِلَينا لا تُرجَعونَ فَتَعالى اللهُ المَلِكُ الحَقُّ لا اِلَهَ اِلّا هُوَ رَبُّ العَرشِ الكَريم
Afaĥasibtum annamā ķalaqnākum °abaŝaw-wa annakum ilaynā lā turja°ūna fata°ālallōhul-malikul-haqqu lā ilāha illā huwa rabbul-°arshil-karīm.[iii][iv]
[i] Mafatihul-jinan, pag. 490
[ii] Hilyatul-muttaqin, pag. 261
[iii] Sura al-Mu’minin, vers. 115-116
[iv] Tashilud-dawa’

giovedì 4 marzo 2010

In occasione della nascita del profeta Muhammad (s) e dell'imam Sadiq (a)

I ramoscelli e i peccati minori
Il profeta Muhammad (saw) e alcuni suoi compagni stavano attraversando il deserto sotto il sole rovente.
Dopo aver camminato per alcune ore cominciavano a sentire la stanchezza, allora il Profeta (saw) decise di fermarsi in un posto per riposare.
Ai suoi compagni disse: “Dobbiamo raccogliere della legna”.
Uno dei compagni, sorpreso da quest’ordine obiettò: “Legna?!! O Profeta di Allah, in questo deserto secco e senz’acqua dove non cresce nemmeno un filo d’erba, non può esserci della legna!”.
Il Profeta (saw) gli rispose: “Ognuno raccolga ciò che riesce a trovare, anche i ramoscelli e i bastoncini più piccoli”.
Ogni compagno s’incamminò in una direzione diversa per raccogliere la legna e così fece anche il Profeta (saw).
Uno dei compagni vide che in lontananza vi erano dei ramoscelli perciò si allontanò per andare a raccoglierli.
Dopo che tutti ebbero raccolto un po’ di ramoscelli, si ritrovarono nel luogo dove si erano fermati per riposare. Il Profeta disse loro: “Miei cari, accatastate tutti i ramoscelli”. I compagni fecero come aveva detto e uno di essi fece notare: “Quanta legna! Non avrei mai immaginato che saremmo riusciti a raccoglierne così tanta”. Il nobile Profeta (saw) spiegò ai suoi compagni: “Anche i peccati si accumulano in questo modo, all’inizio ci sembrano piccoli, ma poi, dopo un po’ di tempo, all’improvviso vi rendete conto di aver commesso tanti peccati che nemmeno immaginavate. Dovete evitare di commettere anche quei peccati che sembrano piccoli ed insignificanti, e non dimenticate che Allah è testimone di tutte le nostre azioni”.