lunedì 8 marzo 2010

Una bacinella di cenere

I politeisti della Mecca importunavano spesso il nobile Muhammad (saw) e tra loro vi era un uomo ebreo che ogni giorno raccoglieva la cenere del fuoco in una bacinella.
Poi con quella bacinella saliva sul tetto della propria casa e aspettava che il santo Profeta (saw) passasse da quelle parti per versargli la cenere in testa.
Il profeta Muhammad (saw) era però molto paziente e non si irritava mai per questo gesto così spregevole; si puliva la testa, scuoteva la cenere dagli abiti e proseguiva per la sua strada.
Pur sapendo che passando da quella via , l’uomo gli avrebbe versato la cenere in testa, il santo Profeta (saw) nondimeno vi passava tutti i giorni.
Un giorno, il santo Profeta (saw) passò di nuovo davanti alla casa dell’uomo, ma questa volta non era lì ad aspettarlo con la sua bacinella piena di cenere. Allora si fermò e chiese ad un vicino come mai non ci fosse l’uomo. Il vicino gli spiegò che era a letto ammalato, allora il Profeta (saw) decise d’andare a trovarlo, poiché è bene visitare gli ammalati.
Con espressione gentile il Profeta (saw) si presentò all’uomo e lo trattò come uno dei suoi compagni chiedendogli come stava e pregando per la sua guarigione.
L’uomo era molto dispiaciuto e si vergognava per come si era comportato nei confronti del santo Profeta (saw). Grazie alle buone maniere del Profeta (saw) divenne musulmano e chiese al Profeta (saw) di pregare per lui affinché Allah lo perdonasse.

Nessun commento:

Posta un commento