lunedì 19 ottobre 2009

Storia per bambini: Eraclio e l'Islam

Con l'inizio della sua missione profetica, il profeta Muhammad (s) chiese alla gente di allontanarsi dagli idoli e di adorare solo il Dio unico.
Il Profeta (s) spedì anche delle lettere a re ed imperatori di vari paesi del mondo, invitandoli ad abbracciare l'Islam.
Molte di queste lettere furono accettate, altre, furono respinte. Molte volte i messaggeri mandati dal Profeta (s) erano maltrattati. Questo però non impedì al Profeta di continuare a diffondere l'Islam. Anche ad Eraclio, imperatore bizantino dell'Impero Romano d'Oriente, che risiedeva nella sua corte a Costantinopoli, fu mandato un invito all'Islam.
Proprio nei giorni in cui giunse la lettera, si trovava a Costantinopoli Abu Sufyan, l'acerrimo nemico del Profeta (s). Quando Eraclio ricevette la lettera, se la fece tradurre e poi chiese alla sua corte di cercare in città qualcuno che conoscesse il Profeta. Gli portarono Abu Sufyan con i suoi compagni.
L'imperatore chiese ad Abu Sufyan: - A che tipo di famiglia appartiene Muhammad?
- Nobile - rispose Abu Sufyan.
Eraclio chiese:- C'è mai stato un re nella sua famiglia?
- No - disse Abu Sufyan.
- Le persone che hanno accettato la sua religione, sono ricche o povere? – chiese Eraclio.
- Sono povere - disse Abu Sufyan.
Eraclio era sempre più incuriosito e continuava a porre domande.
- I suoi seguaci aumentano o diminuiscono?
- Aumentano - replicò brevemente Abu Sufyan.
- Ha mai raccontato delle bugie?
- No - ammise Abu Sufyan.
- Viene mai meno ai suoi patti? – chiese di nuovo Eraclio.
- Fino ad ora no, però bisogna vedere se rispetterà il nuovo accordo stipulato tra noi e lui - questa volta la risposta di Abu Sufyan fu un po' più lunga.
- Hai mai combattuto contro di lui in guerra?
- Sì .
Eraclio mostrava sempre più interesse: - Com'è finita?
- A volte abbiamo vinto noi, talvolta lui - rispose Abu Sufyan.
- Quali sono i suoi insegnamenti?
- Adora l'unico Dio, non attribuirGli soci, esegui le preghiere, sii casto, dì la verità e mantieni i rapporti con i tuoi parenti - rispose Abu Sufyan sorprendendosi della propria risposta: sembrava che anche lui stesse predicando l'Islam!

Eraclio si alzò in piedi: - Se tutto ciò che hai detto è vero, allora sono certo che il regno di questo Profeta giungerà fino al punto in cui sto adesso. Ero sicuro che sarebbe venuto un Profeta, ma non sapevo che sarebbe nato in Arabia. Se dovessi andare là, abbraccerei l'Islam e laverei i piedi del Profeta con le mie stesse mani .
Questo fu il modo in cui fu diffuso l'Islam. Il Profeta (s) veniva accettato dalla gente per le sue innumerevoli virtù. Il suo comportamento a casa, con i parenti e in società era tale che tutti erano attratti da lui e volevano sentire il suo messaggio. Non faceva differenze tra i suoi compagni. Quando stringeva la mano a qualcuno non era mai il primo a ritirare la propria mano. Era sempre di buon umore e sorridente, non era duro di cuore, né insultava o criticava e non scherzava in modo eccessivo. Non picchiò mai un servo o una donna e non fece mai del male ad alcuno per mezzo della sua mano, tranne che in guerra per Allah.
Dedicava tutto il suo tempo alla gente, con le persone parlava in modo adeguato alla loro capacità di comprendere e perdonava quelli che gli facevano del male. In questo modo persino i nemici mettevano da parte il loro odio per lui e aprivano il loro cuore alla luce dell'Islam. Il Profeta (s) non costrinse la gente ad accettare l'Islam con la forza della spada o con minacce di guerra. Egli combatteva solo per difendersi o quando i nemici gli dichiaravano guerra.

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