lunedì 22 febbraio 2010

Guida per la donna musulmana (n.2), Articolo riguardo all'educazione

Si può educare i bambini picchiandoli?
Le punizioni corporali possono essere usate solo eccezionalmente per educare i bambini, infatti l’essere umano va educato con i consigli e l’esempio, mentre sono gli animali che vengono picchiati per renderli ubbidienti, come dice l’imam Alì (a) in un suo hadith.[i]
Le conseguenze negative delle punizioni corporali:
· Un bambino che viene picchiato, si sente umiliato e l’imam Alì (a) dice che chi viene umiliato non c’è speranza di salvarsi dalla sua malvagità.[ii]
· Diventerà così debole da aver sempre paura di opporsi agli altri anche da grande.
· Cercherà in qualsiasi modo di vendicarsi di colui che lo ha picchiato, per esempio quando diventerà grande non studierà o non pregherà perché sa che queste sono cose importanti per i genitori.
· È completamente sbagliato pensare che le punizioni corporali impediscano al bambino di avere comportamenti scorretti , anzi lui cercherà in ogni modo di fare ciò che vuole senza farsi scoprire.
· Sarà sempre stressato e preoccupato di essere punito, soprattutto davanti agli altri.
· Perderà la fiducia in se stesso.
· Con i fratelli, sorelle e bambini più piccoli e più deboli si comporterà come i genitori si sono comportati con lui.
In che casi si può punire i bambini picchiandoli?
Solo nei casi in cui gli altri metodi (vedi prossimo paragrafo) non risultino sufficienti, però tenendo presente le condizioni delle punizioni corporali.
Per esempio se un bambino di 2-3 anni compie ripetitivamente azioni pericolose, e gli altri metodi educativi non hanno effetto su di lui, si può provare dando un colpetto leggero sulla mano e, se è più grande, picchiando con le dita sul corpo o dandogli una sculacciata. Bisogna tener presente che questo tipo di punizione non dev’essere uno sfogo del genitore adirato, ma utilizzato come metodo educativo. Nel caso del bambino piccolo che commette un’azione pericolosa è meglio reagire subito, invece con i più grandi prima li si minaccia di punirli corporalmente (non in modo diretto ma con allusioni) e poi si utilizza questa punizione, in questo modo il bambino si rende conto che i genitori hanno dimostrato pazienza e solo alla fine lo hanno punito. Inoltre quando il bambino viene punito, bisogna spiegargli il motivo di ciò. Dal punto di vista islamico, se un figlio commette uno dei peccati maggiori, il genitore o tutore può punirlo corporalmente fino a quando le conseguenze della punizione non siano tali da rendere obbligatorio il diah.[iii]
Come possiamo cancellare le conseguenze delle punizioni corporali che i nostri figli hanno subito?
· Per rafforzare la sua personalità, bisogna onorarlo e lodare le sue caratteristiche positive, soprattutto davanti agli altri.
· Incoraggiarlo a esprimere le sue opinioni e non accettare passivamente quelle degli altri.
· Rassicurarlo che non verrà mai più punito in questo modo.
· Se vuole usare la forza, cercare di farlo ragionare.
· Rafforzare la sua fiducia in sé, affidandogli delle mansioni, dimostrando di fidarsi di lui e consultandolo nelle questioni importanti.
· Pagando il diah, a meno che egli, dopo la maturità islamica, non vi perdoni .[iv]
Che tipo di metodi educativi si possono utilizzare al posto della punizione corporale?
· Castigo momentaneo: questo metodo è ideale per i bambini che hanno meno di cinque anni e consiste nel chiudere il bambino in camera senza giocattoli o televisione (però non al buio) per un numero di minuti corrispondente alla sua età (per esempio tre minuti per un bambino di tre anni). Se insiste ancora, raddoppiate i minuti. Per i bambini più piccoli, li si fa sedere su una sedia.
· Castigo: consiste nel privare il bambino di giocattoli, televisione o altro, ed è ideale per tutte le età.
· Non parlargli, però non per lungo tempo e senza esagerare.
· Stimolare i suoi sentimenti, dicendo per esempio che con questo suo comportamento ci fa soffrire. Però, soprattutto le madri, devono stare attente a non esagerare perché questo metodo diventa altrimenti inefficace e potrebbe avere conseguenze negative sui suoi sentimenti.
· Minacciare di ricorrere a punizioni corporali.
[i] Bihar, vol. 71 pag. 327
[ii] Bihar, vol. 75 pag. 300
[iii] Jami'ul-furugh, capitolo sui diah, questione 36
[iv] Se con la punizione il suo viso diventa rosso il diah da versare al figlio è di circa sette grammi e mezzo d’oro, se è tra il rosso e nero, circa quindici grammi e se diventa nero, circa 30 grammi. Per le altre parti del corpo si calcola metà delle quantità elencate. (Tahrirulwasilah, vol.2, pag. 595, questi dati sono approssimativi ed è comunque meglio consultare il proprio marjà')

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