lunedì 22 febbraio 2010

In occasione del martirio dell'imam Hasan al-Askari (a)

L'imam Hasan al-Askari (a), l'undicesimo Imam, nacque a Medina l'8 di rabiyy al-thani nell'anno 232 dell'egira.
Dalle tradizioni del Santo Profeta (S), i regnanti dell'epoca sapevano che sarebbe apparsa una persona chiamata Mahdi che avrebbe riempito la terra di giustizia e temevano che fosse l'undicesimo Imam (a). Per questo motivo il re Mu'tamid lo teneva costantemente sotto controllo. Fece poi avvelenare l'Imam (a.s.) l'8 di rabbi-awwal nell'anno 260 dell'egira; fu sepolto a Samarra vicino alla tomba di suo padre. L'undicesimo Imam (a) aveva un solo figlio che presentò ai fedeli sciiti come suo successore e ultimo Imam. L'aveva sempre tenuto nascosto e per questo Jafar, il fratello dell'undicesimo Imam (a), si proclamò suo successore e decise di recitare la preghiera per il funerale. Non ebbe neanche il tempo di iniziare che dalla folla, tra lo stupore generale, avanzò un fanciullo che assomigliava all'imam Hasan al-Askari e prendendol'abito di Jafar disse: "Zio, non devi condurre la preghiera. Io sono più meritevole di te e ho più diritto di recitare la preghiera del funerale sulla tomba di mio padre". Dopo la preghiera, il ragazzo rimase nascosto e i soldati non riuscirono più a trovarlo.

L'undicesimo Imam (a) disse: "Il peggior musulmano è quello falso ed ipocrita che elogia i suoi fratelli di fede in loro presenza e poi li calunnia in loro assenza".

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